Ancora un duro colpo alla rete scolastica della Campania.
Continua senza sosta lo smantellamento della scuola pubblica, nel Mezzogiorno con una particolare attenzione: le regioni del sud sono ai primi sette posti nella classifica dei tagli dell’organico docenti; la Campania ha il triste primato di 3.686 posti da tagliare, la più colpita.
I tagli nella nostra regione non hanno alcuna motivazione oggettiva, né rispetto al calo degli alunni, né rispetto alle richieste delle famiglie.
La Direzione Scolastica regionale in queste ore sta procedendo alla determinazione degli organici dei docenti della scuola primaria: si cancellano 1.147 posti a fronte di un calo di circa 3.000 iscritti, un taglio spropositato; inoltre le famiglie hanno richiesto il tempo pieno nelle prime classi per una percentuale superiore al 12%, sarà appena confermato l’attuale 5%.
Ancora una volta pagheranno i più deboli: gli strati sociali che hanno più bisogno di una scuola efficiente e i docenti precari che a centinaia saranno privati del lavoro.
Anche per queste ragioni, la Flc conferma ed intensifica le mobilitazioni per contrastare la sciagurata politica scolastica del governo, a partire dal presidio al Miur nei giorni 29 e 30 aprile e dalle assemblee con i lavoratori della scuola aperte alla cittadinanza, che siamo tenendo in tutte le province della regione.
FLC CGIL Campania
Napoli, 28 aprile 2010