CISL Scuola Bari: Fallimento dell'azienda scuola!

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CISL Scuola Bari: Fallimento dell'azienda scuola!

Messaggiodi edscuola » 21 febbraio 2010, 16:13

Fallimento dell'azienda scuola! -50 Milioni

“Se fosse un'azienda , si dovrebbero portare i libri in tribunale e dichiarare fallimento”.

E' la frase che da tempo forse troppo , i dirIgenti scolastici e i direttori amministrativi pronunciano quando cominciano ad affrontare l'argomento risorse.

La lettera - denuncia del dirigente dell'Usp di Bari, dott. Lacoppola inviata al Ministro Gelmini, ci permette ancora una volta di sostenere le cose che abbiamo denunciato, a volte in un silenzio istituzionale e politico stridente, con grande difficoltà e cercando comunque di mediare anche le conflittualità interne alle scuole.

Difatti la mancanza di fondi per l'ordinaria amministrazione , la diminuizione di opportunità didattiche per gli alunni, i limiti imposti agli orari di attività scolastica ed exstrascolastica, la scarsa applicazione delle norme per pulizie e per la sicurezza degli spazi è un parziale elenco del caos che la questione economica ha introdotto tra i lavoratori della scuola.

Sono infatti aumentati a dismisura i contenziosi individuali e di gruppo, con conflittualità esasperate dai ritardati pagamenti per prestazioni effettuate nel 2005-2006, che non trovano risposta se non sui codici civili e nella mani della Magistratura , impegnata anche a gestire queste cose!

A voler parlare di paradossi , i lavoratori che non riescono a riscuotere 3000-4000 euro al minimo della valutazione e sono stati azionisti del bilancio Ministeriale con un investimento Bond del quale nessuno sa nulla.

Per fare qualche riferimento ai casi concreti si può descrivere il modello al quale in molte scuole i dirigenti hanno fatto riferimento con un titolo “Io lavoro, verso e contratto e tu spendi”.

Infatti l'utilizzo dei fondi del contratto che è parte integrante di un impegno di spesa del Miur diverso dagli altri capitoli ,viene spesso usato per comprare carta e/o pagare le supplenze che in un anno in media hanno un costo di circa 80/100.000 euro ( calcolo fatto su scuole di circa 60 unità con poche titolari).

Questo produce anche conseguenze sul piano economico della categoria che non ha potuto rispettare gli impegni economici assunti per mutui o spese sanitarie e induce ad un indebitamento indotto.

Un lavoratore che nel 2006 ha lavorato per un impegno di spesa e poi ha continuato a farlo il 2007 e il 2008 per il bene della scuola, dei bambini, delle famiglie, nel 2009 ha un credito di migliaia di euro che esige!.

Il Miur come la Parlamat sul piano della gestione dei fondi? E non parliamo dei precari che non hanno speranza!

Il ministero ha anche fatto intendere, ma non scritto nero su bianco, che i soldi sono arrivati e che sono stati utilizzati male ; se fosse vero i tribunali avvrebbero materia per i prossimi dieci anni.

La “Scuola merita di più “ è il nostro slogan ma da subito esige più fatti concreti e meno comunicati di facciata.

Anche noi aspettiamo una risposta dal Miur ma nel frattempo pensiamo ad un “agire” per non far “reagire” i lavoratori della scuola con gravi conseguenze per tutta la societa' civile.

La Cisl Scuola di Bari ha sollevato il problema ai vertici nazionale anche a seguito di un incontro con i direttori amministrativi del giorno 8 febbraio e affronterà la questione, per individuare gli ambiti di intervento lunedì 22 p.v. , in un'infuocata riunione con i dirigenti scolastici che si terrà c/o Villa Morisco di Palese, a partie dalle 10,00

All'incontro interverrà MARIO GUGLIETTI Coorodinatore Nazionale dei Dirigenti Scolastici.

Segretario Generale CISL SCUOLA BARI
Francesco BASILE
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USP Bari: Situazione economica delle Scuole

Messaggiodi edscuola » 21 febbraio 2010, 16:22

Bari, 19 febbraio 2010

Ill.mo Sig. Ministrodell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
On. Avv. Mariastella Gelmini
Viale Trastevere, 76/A00153 – R O M A

OGGETTO:Situazione economica delle Scuole delle Province di Bari e BAT.

Sig. Ministro,mi auguro che Lei possa, tramite questo mio scritto, rivolgere ulteriormente la Sua attenzioneai molteplici problemi che, in questo periodo, affliggono anche le scuole delle Province di BARI eBAT (Barletta, Andria, Trani, Bisceglie, Canosa, Minervino, Spinazzola), costrette a vivere quotidianamente una crisi tanto profonda che potrebbe far venir meno, nell’immediato futuro, ilfunzionamento ordinario della didattica.Così come hanno già fatto altri miei colleghi, mi permetto, per dovere d’ufficio, di esporLe inmodo semplice e chiaro la situazione in cui si trovano attualmente le istituzioni scolastiche di tutto ilterritorio da me diretto: n. 136 scuole primarie; n. 107 scuole secondarie di I grado; n. 103 scuolesecondarie superiori, per un totale di n. 346 istituzioni scolastiche.Le ricordo soltanto, prima di entrare nel merito della questione, che la credibilità della Scuola,deputata ad educare alla responsabilità, alla legalità ed al rispetto, rischia di uscire avvilita emortificata dalla situazione critica in cui versa. La riduzione dei fondi per l’offerta formativa e ilcontenimento della spesa per le supplenze portano, a mio modesto avviso, inevitabilmente ad unaumento della dispersione scolastica, soprattutto in riferimento agli studenti più deboli e più a rischiodi espulsione frequentanti la scuola secondaria superiore. La formazione del futuro cittadino èun’operazione faticosa e complessa. Elementi fondamentali della formazione e della crescitaculturale ed educativa delle giovani generazioni sono il confronto, il rispetto, la capacità di ascoltarsireciprocamente. Tali modalità di sviluppo personale e sociale solo nell’ambiente scolastico possonotrovare le condizioni per svilupparsi in maniera armonica. Compito principale della Scuola, pertanto,è quello di consentire a tutti, senza distinzione di alcun tipo, di sviluppare le proprie potenzialità eraggiungere i livelli più alti di istruzione, nell’ottica del successo formativo. Ritengo, però, che,senza adeguati e sufficienti fondi, la Scuola non possa nel prossimo futuro adempiere a tutti questiimportanti ed essenziali compiti.In questi ultimi tempi, più volte mi è stato riferito dai dirigenti scolastici che lo scorso annol’Amministrazione scolastica centrale non ha erogato i fondi per il funzionamento didattico edamministrativo ordinario e che, quindi, i singoli istituti scolastici sono stati costretti ad andare avantiutilizzando i fondi destinati a progetti mai realizzati e chiedendo contributi volontari alle famigliedegli studenti iscritti; gli stessi dirigenti prospettano il rischio che la stragrande maggioranza di essi,
sempre per l’insufficienza di fondi, non potrà onorare gli impegni già assunti e i contratti giàsottoscritti.La convergenza dei punti di vista dei dirigenti scolastici, da questa prospettiva, è significativa,non fosse altro che per le numerose esigenze a cui si trovano a far fronte gli istituti, specie quellitecnici e professionali, accomunati da una utenza e da bisogni sostanzialmente affini.Molti dirigenti scolastici sostengono che lo Stato non metta la scuola statale in condizioni diassolvere gli obblighi di legge, quindi di garantire il diritto degli studenti di avere un docentesupplente e quello dei lavoratori di essere pagati, nonché di adempiere il proprio dovere in termini dirispetto dei requisiti di igiene e sicurezza nelle singole istituzioni scolastiche.In particolare, riguardo al problema delle supplenze, le quali graverebbero in manierasostanziale sui bilanci delle scuole, mentre queste ultime non riceverebbero copertura adeguata dalsuperiore Ministero, i dirigenti scolastici asseriscono che se da un lato il Ministero invita a tutelare ildiritto allo studio con una tempestiva sostituzione dei docenti assenti, dall’altro non assicura lacopertura di queste spese dal momento che le aggancia ad un tasso di assenteismo medio nazionaleper tipologia di scuola, superato il quale occorre una verifica dell’effettiva inderogabilitàdell’ulteriore fabbisogno.Gli stessi dirigenti scolastici lamentano una situazione, a dir poco, al collasso e nonintravedono prospettive di soluzione, anzi prospettano il rischio di contenziosi con i precari nonretribuiti.Su queste problematiche ho interpellato numerosi revisori dei conti e direttori dei servizigenerali e amministrativi delle scuole del territorio, i quali hanno confermato che il Ministero da Leirappresentato non eroga i fondi necessari per pagare le supplenze già avvenute e gli arretratirisalenti, in molti casi, persino al 2005; hanno sottolineato, inoltre, che i docenti non ricevonodall’anno scorso la retribuzione accessoria e che nelle scuole non vi sono più le risorse economicheper realizzare i progetti formativi e per pagare le spese di funzionamento, anche in riferimento allesemplici fotocopie o ai telegrammi per la nomina e la convocazione dei supplenti, come puremancano i finanziamenti per il rinnovo delle officine e dei laboratori o per l’acquisto di nuovomateriale tecnologico. Gli stessi hanno messo in rilievo un’altra criticità che riguarda le novitàstabilite nel sistema per la pulizia delle strutture, che riduce del 25% le spese da destinare alle ditteesterne e costringe le scuole ad una riduzione del servizio di pulizia con conseguente aumento deicarichi di lavoro dei collaboratori scolastici o con conseguente diminuzione della qualità del serviziostesso. Hanno asserito, infine, che vi sono istituti scolastici che non riescono a chiudere i conti e chequesti ultimi finiscono necessariamente con il gravare sulle famiglie degli studenti, con conseguenteaumento dei contributi richiesti rispetto a quelli già versati.I dirigenti scolastici, inoltre, fanno sapere che la mancanza di adeguati fondi determina gravidisfunzioni: le classi sono lasciate senza supplenza quando manca il docente; le attrezzature non siusano per l’assenza di manutenzione; i progetti attuati in passato e di grande rilevanza per laformazione degli studenti non vengono portati avanti; la scelta delle attività di recupero avviene nonin funzione delle reali necessità, ma dell’effettiva disponibilità finanziaria; le attività pomeridianeextracurricolari sono state ridimensionate.

I dirigenti scolastici sostengono ancora che le somme anticipate per il pagamento dei supplentinon saranno mai restituite dal superiore Ministero e sono convinti anche che, a partire dal prossimomese di marzo, quasi tutte le scuole avranno già speso tutti i fondi per le supplenze e, pertanto,diventerà così problematico il pagamento delle prevedibili ed inderogabili spese per la sostituzionedel personale assente. Di conseguenza, ancora una volta, saranno costretti a chiedere un contributo aigenitori degli studenti per rimpinguare il capitolo destinato al pagamento dei supplenti.Sempre in riferimento al problema delle supplenze, i dirigenti scolastici chiedono di fargravare sul bilancio del Ministero dell’Economia le supplenze riferite al personale in astensionefacoltativa, ovvero che non abbiano a che fare con assenze brevi e saltuarie, come quelle per gravipatologie o motivi di studio.Di fronte ad una tale problematica, ho ritenuto opportuno predisporre un monitoraggio al finedi rilevare le situazioni creditizie aggiornate delle istituzioni scolastiche: è risultato che la totalità deiresidui attivi rivenienti da crediti maturati nei confronti dell’Amministrazione scolastica (MIUR,USR-Puglia, USP-Bari) ed iscritti agli atti delle scuole al 31 dicembre 2009 ammonta a 49.945.856,48 milioni di euro, di cui euro 14.902.960,07 per le scuole primarie, euro 9.643.942,01 per le scuolesecondarie di I grado ed euro 25.398.954,40 per gli istituti secondari superiori.In particolare, i suddetti fondi sono così suddivisi: Monitoraggio sulla situazione finanziaria delle Istituzioni Scolastiche RESIDUI ATTIVI TIPOLOGIA DI SPESA ELEMENTARI n.136 MEDIE n.107 SUPERIORI n.103 TOTALI n.346
Fondo di Istituto5.454.306,75 2.464.612,486.286.363,14 14.205.282,37
Supplenze brevi2.902.117,69 2.175.493,603.545.430,288.623.041,57
Aree a rischio13,7117.250,5427.229,8944.494,14
Mensa382.745,501.884,930,00384.630,43
Miglioramento Offerta Formativa497.091,92378.444,71905.933,171.781.469,80
Spese di pulizia (ex LSU)2.001.026,820,00656.774,532.657.801,35
Spese di pulizia (Appalti storici)990.752,310,00448.448,781.439.201,09 Compenso ore eccedenti126.505,90 2.028.220,963.770.096,015.924.822,87
Esami di stato2.181,555.077,163.954.855,773.962.114,48
Compenso Revisore dei Conti7.533,7331.120,23123.887,81162.541,77
Dotazione Ordinaria193.866,74211.518,30603.867,671.009.252,71
Altro2.344.817,45 2.330.319,105.076.067,359.751.203,90
TOTALI14.902.960,07 9.643.942,01 25.398.954,40 49.945.856,48

Questo è il credito che le scuole delle Province di BARI e BAT vantano nei confronti delMinistero che Lei rappresenta. Sono somme regolarmente messe in bilancio e che la notaministeriale del 14 dicembre 2009 consiglia di congelare, ma che le scuole hanno già in parte speso ein parte impegnato.Da quanto su esposto, si evince che quasi tutte le scuole si trovano in sofferenza e sonocostrette a gestire la quotidianità senza disporre delle risorse necessarie. Ritengo che una Scuola diqualità, con autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sviluppo, riconosciuta dalla L. 59 del1997 e dal D.PR. n. 275 del 1999, non possa rimanere senza finanziamenti adeguati e certi.Nonostante tutte le criticità elencate, posso assicurarLe che i dirigenti scolastici delle Scuoledelle Province di BARI e BAT sono consapevoli della situazione del Paese e che ciascuno di loro èimpegnato ad utilizzare al meglio le poche risorse a disposizione.Essi continuano a garantire ugualmente il diritto all’istruzione ed alla sicurezza dei nostriragazzi, grazie anche alla disponibilità e al senso del dovere del personale docente ed ATA, ma oraoccorre certezza per poter programmare, altrimenti il Piano dell’Offerta Formativa non sarà lafotografia reale di ciascuna scuola.Posso assicurarLe che anche i docenti continuano a fare ore eccedenti pur senza essereretribuiti.È proprio il caso di dire che la Scuola delle province di Bari e BAT ha pochi soldi, ma moltavolontà!Mi creda, Sig. Ministro, l’attuale situazione è diventata ormai insostenibile. Le scuole sonovicine al collasso finanziario. Da tale crisi si può uscire solo incrementando le risorse da mettere adisposizione delle Istituzioni scolastiche per il loro funzionamento e per l’arricchimento dell’offertaformativa.La prego, quindi, di intervenire con tutta la Sua autorevolezza perché il nostro Paese vantaun’ottima Scuola, da molti invidiata, e non possiamo distruggere tutto quello che è stato costruitocon tanta fermezza e sacrificio nel corso degli ultimi anni, solo perché non si riescono a reperire, trale pieghe del Bilancio statale, i fondi di cui le Scuole necessitano per realizzare un’azione educativapiù efficace, più ricca in modo da garantire risultati eccellenti da parte dei nostri studenti.La ringrazio per l’attenzione prospettata e mi è gradita l’occasione per inviarLe deferentiossequi.

IL DIRIGENTE DELL’U.S.P.
f.to Giovanni LACOPPOLA
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ASSEMBLEA PROVINCIALE DIRIGENTI SCOLASTICI

Messaggiodi edscuola » 21 febbraio 2010, 16:33

Bari, 20 febbraio 2010

Agli organi di stampa

L O R O S E D I

Oggetto: ASSEMBLEA PROVINCIALE DIRIGENTI SCOLASTICI

La CISL SCUOLA di BARI ha convocato per lunedì 22 febbraio 2010 alle ore 10,00 a BARI-Santo Spirito presso la sala ricevimenti “Villa Morisco” i Dirigenti Scolastici per discutere il seguente
O. del G.

Dec. Leg.vo 150;
Contratto;
Situazione economico-finanziaria delle scuole
Varie ed eventuali.

Ai lavori, che dureranno sino alle 14,30, parteciperà il Coordinatore Nazionale Cisl Scuola dei Dirigenti Scolastici, l’amico Mario GUGLIETTI .

.

Cordiali saluti.
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to Francesco Basile
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