Graduatorie: MIUR sogna le code. Russo (Pd) lo sveglia e lo pettina.
E’ incredibile come in risposta a una precisa interrogazione e a una settimana dalla remissione alla corte costituzionale del salva-precari, ovvero del comma 4-ter dell’articolo 1 della legge 167/09 ripresa anche dalla stampa nazionale, comunicata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e ai Presidenti di Camera e Senato, il ministro Gelmini ignori quanto accaduto.
Questo senso della dispersione, della dimenticanza, della trascuratezza ci preoccupa, non fosse, peraltro, perché l’ufficio legislativo del MIUR pontifica sulla sorte lavorativa di 300.000 precari e l’amministrazione centrale sarà condannata a risarcimenti milionari in caso di accoglimento dei sei rilievi di infondata costituzionalità di una norma approvata soltanto per evitare il commissariamento del ministro Gelmini, colpevole di aver violato e distorto deliberatamente le pronunce della magistratura con il beneplacito e il suggerimento di qualche organizzazione sindacale compiacente - che ora ha ricevuto l’investitura per rinnovare i contratti senza il consenso elettorale dei lavorati della scuola.
Ringraziamo l’on. Russo (PD) per questo suo continuo e acceso intervento a favore della legge, del rispetto della costituzione, della scuola e dei precari. Siamo certi che di fronte al suo senso di giustizia e alla sua insistente denuncia nelle aule parlamentari, qualcuno si sveglierà senza più le tanto agognate code, quanto con i più realistici pettini.
Il trasferimento e la mobilità del personale docente precario, il reclutamento per merito, infatti, sono valori costituzionalmente garantiti al di là degli interessi di una parte politica, sindacale o di una classe di lavoratori.
12 febbraio 2010