Convegno nazionale DiSAL Roma 2007: l'evento ed il manifesto finale
Convegno Roma 2007: il "rischio di dirigere" scuole.
Il lavoro, l'amicizia, il rinnovo delle cariche associative, il nuovo statuto
Quasi 100 presidi e direttori di scuole statali e non statali a Roma da 16 Regioni italiane. Relazioni ricche di prospettive e feconde di riflessioni. Tanti incontri personali e confronti sui mille problemi quotidiani. Una serata romana indimenticabile. Una grande sintonia di interesse educativo per la professione e per la scuola, anche tra persone che non si conoscevano, provenienti dalle situazioni più disparate: dalla scuola con l'edificio abbandonato dal Comune ma dove i genitori con il preside si sono rimboccati le maniche, al mega-istituto emiliano super attrezzato ed efficiente, dove la neopreside si trova a riprendere le fila di senso di difficili relazioni personali.
L'ascolto ed il dibattito hanno messo a fuoco le due "colonne" di un nuovo "edificio" per la scuola italiana, capace di accogliere seriamente quell"emergenza educativa" da tutti riconosciuta. Sempre a partire dal punto di vista di chi è chiamato a dirigere una scuola, si sono approfondite infatti le condizioni necessarie per fare delle scuole attuali vere e proprie "imprese sociali" e vive "comunità di apprendimento".
Il sacrificio di dare tempo ad un comune impegno associativo di lavoro e riflessione sullo stato e le problematiche della professione direttiva nella scuola italiana, ha verificato, grazie a Dio, la sfida e la scommessa sulla quale DiSAL si gioca da anni: proporre una solidarietà professionale a favore di una cultura che ruoti attorno alla seria questione educativa della scuola.
Il riferimento, da diversi relatori sviluppato, alla visione educativa de "Il Rischio Educativo" che don Luigi Giussani pubblicò nel lontano 1977, ha fatto meglio venire a galla il senso di un "rischio del dirigere" scelto da chi vive una professione giocata a 360 gradi nelle relazioni personali, fatte innanzitutto di libertà.
Alla fine dei lavori era chiara la gratitudine reciproca per il confronto professionale ed umano avvenuto. Eppure mille sarebbero le ragioni, innanzitutto di confusione politica, amministrativa ed istituzionale, per "tirare i remi in barca" nella quotidiana fatica di fare della scuola un luogo degno delle persone che la frequentano.
La riscoperta favorita dal convegno è stata chiaramente quella di personali motivazioni e valide ragioni per fare di una "compagnia al lavoro" come DiSAL strumento per vivere al meglio una professione decisiva per la qualità di una scuola.
Durante il convegno - che si è svolto a quindici anni dal primo seminario nazionale del gruppo presidi che poi, nel 2001, partecipò con altri amici alla fondazione di DiSAL - si è anche svolta la triennale Assemblea nazionale dei soci di DiSAL, che, a norma di statuto, ha provveduto a importanti decisioni: il rinnovo delle cariche (con la conferma di Roberto Pellegatta a presidente, con le nomine dei Collegi dei probiviri e dei revisori dei conti) ed importanti modifiche di statuto per il rilancio delle realtà associative regionali.
Infine dai lavori del convegno la Direzione nazionale ha elaborato un "Manifesto" che sarà punto di riferimento per interventi nelle regioni e nei livelli istituzionali, per interloquire con quelle parti delle istituzioni, della politica, del sindacato e della cultura realmente interessate ad affrontare con coraggio la crisi della scuola.