No a norme che limitano la libertà sul WEB e nelle piazze
È davvero singolare pensare, nell’era della comunicazione globale, ad interventi normativi volti a coartare la libertà di espressione sul WEB e quella di manifestare liberamente nelle piazze. Lo ha detto Francesco Greco, Presidente dell’Associazione Nazionale Docenti. Altri Paesi, -ha proseguito Greco- come la Cina e l’Iran, l’hanno fatto. Da noi proporli non può che suscitare indignazione ed offesa alla coscienza democratica. L’Italia ha leggi che perseguono efficacemente eventuali abusi, com’è confermato dalle molteplici sentenze di condanna. C’è da chiedersi allora a quale idea di libertà si riferiscono quei satrapi della politica che li propongono perché sarebbe assai curioso che possano immaginare la libertà degli altri ben chiusa in una gabbia e la propria indefinita e, ancor più curioso, che possano pensare di intervenire su quella parte intangibile della nostra Costituzione, non modificabile da alcuna maggioranza parlamentare, con la falsa pretesa di adeguarla alla Costituzione materiale.
Le idee degli altri possono anche non essere condivise, ma certo nessuno, in un Paese democratico, può imporre le proprie!