Prot. n. 10/12 sg
Lì, 10/12/2009
Oggetto: Il TAR della Calabria riconosce il massimo delle ore di sostegno ad alunna che si era vista dimezzata le ore dall’USP di Cosenza. Il SAB patrocinerà i ricorsi similari.
Il TAR della Calabria, sez. di Catanzaro, con decreto cautelare ex art. 3 legge n. 205/00, accoglie il ricorso presentato dai genitori di un’alunna delle scuole superiori di Castrovillari rappresentata e difesa in giudizio dall’avv. Domenico Lo Polito del foro di Castrovillari e, per gli effetti, assegna alla stessa n. 18 ore di sostegno dell’area umanistica AD02, tante quante richieste dall’organo scolastico competente in luogo delle precedenti 9 ore assegnate dall’USP di Cosenza.
La decisione del TAR è stata emessa inaudita altera parte ravvisata l’estrema gravità e l’urgenza richiesta quale presupposto della tutela cautelare anticipata sussistendo adeguati elementi di fumus boni iuris con l’intimazione all’esecuzione da parte dell’USP di Cosenza.
Il sindacato SAB ( Fed.ne Scuola.Base), con il segretario generale prof. Francesco Sola, non può che accogliere positivamente il riconoscimento di tale diritto che era stato prima negato sia dall’USP di Cosenza e sia dall’USR della Calabria che, trincerandosi dietro la polita dei tagli, negli organici adeguati alla situazione di fatto, avevano dimezzato le ore ed i posti di sostegno nella provincia di Cosenza.
Contro tale politica, in tempi non sospetti, con vista lungimirante, il SAB aveva già indetto sin da agosto azioni di sensibilizzazione e di protesta della categoria e dei genitori degli alunni disabili che aveva portato ad un sit-in di protesta del 31 agosto seguito da incontro con la direzione scolastica regionale dove si trovava conferma del forte taglio dei posti, anche di sostegno, in provincia.
L’amministrazione si è dimostrata insensibile al grave fenomeno denunciato dal SAB che ha portato a lasciare alunni, spesso più alunni nella stessa scuola, senza l’insegnamento del sostegno, anche perché, pare, alcune scuole, non avevano inserito i dati al sistema ormai informatizzato.
Alla luce di ciò il sindacato SAB consigliava ai genitori di ricorrere immediatamente al TAR per vedersi riconosciuto un sacrosanto diritto atteso che, promesse vaghe o revisione degli organici, non portavano a risultati positivi auspicati in quanto, ormai, l’organico era monitorato costantemente dal Ministero e dalla Direzione Regionale per cui, incrementi di ore e/o posti di sostegno, in particolare per le scuole superiori, per le varie aree. restavano solo una chimera.
Poiché il decreto di cui sopra non è il primo e non sarà nemmeno l’ultimo, il SAB patrocinerà, gratuitamente, i ricorsi che altri genitori vorranno affrontare per il riconoscimento delle ore richieste dall’organo scolastico competente o dei posti fino ad oggi negati per garantire il pieno diritto allo studio senza più ostacoli burocratici e tagli di organici.
F.to Prof. Francesco Sola
Segretario Generale SAB (Fed.ne Scuola.Base)