Roma, 21 novembre 2009
A un anno dalla tragedia di Rivoli,
Legambiente chiede al ministro Gelmini che fine hanno fatto l’anagrafe scolastica e il miliardo di euro stanziato dal Cipe per la messa in sicurezza delle scuole
Tre domande al ministro Gelmini. Le rivolge oggi Legambiente alla vigilia dell’anniversario del tragico episodio di Rivoli in cui uno studente perse la vita per il crollo di un controsoffitto in una classe del liceo Darwin. “A che punto sono l’anagrafe scolastica e quella dell’edilizia non strutturale? Quali sono i 100 istituti a rischio sismico da riqualificare? Qual’è il piano di utilizzo per 1 miliardo di euro destinato all'edilizia scolastica previsto dalla delibera CIPE del marzo scorso?”.
In occasione del via libera del Comitato interministeriale per la programmazione economica, il ministro Gelmini aveva stemperato i toni delle polemiche annunciando misure adeguate all’emergenza e in generale della situazione degli edifici scolastici in Italia, in linea con il ruolo che la sicurezza scolastica ricopre come “tema di primario interesse strategico nazionale” e verso cui i provvedimenti attuati “dimostrano l’impegno del Governo Berlusconi in questo campo”.
“Malgrado le rassicurazioni e le promesse del ministro Gelmini – afferma Vanessa Pallucchi, responsabile del settore scuola e formazione di Legambiente – ancora non abbiamo avuto un riscontro concreto a quanto dichiarato. Non è avvenuta né una pianificazione degli interventi, né tanto meno un trasferimento di finanziamenti alle amministrazioni locali che da sole non sono in grado di far fronte alla riqualificazione di un patrimonio edilizio tanto vasto e complesso. Sono quarantaduemila, infatti, gli edifici scolastici in Italia, un numero che comprende stabili risalenti per la maggior parte a prima del 1974, anno in cui è entrata in vigore la normativa antisismica, mentre già sappiamo che più del 38% di questi necessita di interventi di manutenzione urgente. Un vuoto di programmazione che non possiamo permetterci, in un Paese dove il 70% del territorio nazionale è a rischio sismico”.
Legambiente, che da dieci anni monitora lo stato di salute delle scuole nel nostro Paese attraverso l’indagine Ecosistema Scuola, ritiene ora che non sia più rinviabile una programmazione nazionale e regionale in merito all’edilizia scolastica. A tal fine chiede al ministro che venga dato immediato compimento alla più volte annunciata anagrafe scolastica, iniziata nel 1996 e mai compiuta.