Precariato: MIUR mette a rischio nomine e supplenze.
Appello al CdS contro ordinanze del pettine e sentenza ANIEF su spostamento dei 24 punti. Il 1 settembre la scuola inizia senza i supplenti. Durante l’anno possibile balletto dei convocati. Slitta al 30 settembre il termine per aderire al ricorso ANIEF per ottenere l’immissione in ruolo. ANIEF si presenta alle elezioni RSU del 1,2,3 dicembre 2009.
Dopo che il Governo con l’ultimo decreto anti-crisi ha cercato di blindare il regolamento taglia-organici dagli attacchi dell’ANIEF e della Consulta (è in corso con i legali lo studio dell’impatto delle nuove norme sul ricorso annunciato per bloccare la riforma dei tagli), e dopo che sempre il Governo con l’ultimo decreto mille proroghe, a dispetto delle denunce dell’ANIEF e dell’emendamento bocciato dell’on. Russo (PD) teso a garantire il corretto avvio dell’anno scolastico, ha deciso di far slittare le operazioni di immissioni in ruolo dal 31 luglio al 31 agosto compromettendo chiaramente le nomine di supplenza di 120.000 precari annuali (31 agosto, 30 giugno) che da 7 anni erano stati nominati prima dell’inizio della Scuola, oggi, dal 1 settembre sono iniziati nelle Istituzioni scolastiche i collegi docenti, la programmazione delle attività annuali, l’assegnazioni dei progetti, lo svolgimento dei corsi di recupero e degli esami di accesso agli anni successivi, senza un’insegnante su sei per la felicità del Ministro del MEF per i risparmi sugli stipendi di settembre.
Mentre migliaia di precari protestano disperatamente ma con dignità in tutta Italia. A loro non va soltanto la nostra più totale solidarietà, semplice a esprimersi, ma il continuo impegno a sostenerli con le concrete attività in loro favore promosse in questi anni: denunce all’opinione pubblica, ricorsi alla magistratura, manifestazioni di piazza e nelle scuole.
Si svolgeranno, invece, purtroppo, per tutto il mese di settembre, le assegnazioni delle supplenze annuali, cosicché l’ANIEF ha deciso di prorogare al 30 settembre la data per l’invio della documentazione per l’adesione al ricorso per ottenere altre 67.000 immissioni in ruolo di cui 3500 di sostegno a dispetto delle 8.000 assunzioni previste, per non penalizzare i precari interessati.
Ma potrebbe-dovrebbe essere subito un inizio dell’anno tormentato con un balletto del personale neoimmesso in ruolo e neoassunto a tempo determinato, se il Consiglio di Stato dovesse rigettare l’appello presentato colpevolmente e astutamente in ritardo dal MIUR per contrastare le chiare ordinanze del TAR Lazio, ottenute dall’ANIEF e tese ad annullare il D.M. 42/09 laddove reitera le disposizioni cassate sulla coda e sul divieto di spostamento dei 24 punti (disposizione già confermate dagli stessi giudici di secondo grado).
Se prima il MIUR ha fatto di tutto per mettere a rischio il corretto avvio dell’anno scolastico, dopo che, sordo agli appelli dell’ANIEF, per tre mesi ha contrattato con le OO.SS. rappresentative in scadenza di mandato (visto che si voterà il 1, 2, 3 dicembre per l’elezione delle nuove RSU come richiesto con forza dall’ANIEF dopo i tentativi di boicottaggio) per emanare il decreto illegittimo delle code, oggi, chiede alla Magistratura di tutelare l’illegittimità perpetrata come se fosse uno di quei signorotti dei Promossi Sposi. L’atteggiamento del MIUR è chiaramente teso a creare scompiglio e a sconvolgere le regole del diritto, dopo la costrizione-consiglio di alcune forze politiche e sindacali, magari ottenendo l’ennesima divisione dei precari (prima sissini, riservisti e ordinaristi, poi montanari e isolani, ora padani e terroni). Eppure, il MIUR è stato così veloce a invitare gli USP a non tener conto delle richieste di inserimento a pettine dei ricorrenti ordinate dai giudici del TAR, violando le pronunce esistenti, ed è ancora così colpevolmente sordo alle richieste di alcuni USP di come utilizzare queste maledette code (tanto che a Como si pensa di affidare illegittimamente alle graduatorie di istituto le 60 nomine sulla classe AD00 rimaste vacanti dalle graduatorie di pettine senza scorrere dagli elenchi della stessa fascia del personale volutamente collocato dallo stesso MIUR in posizione subordinata). Ecco cosa sono le code: trappole per topi per invitare i precari all’eutanasia. Per questa ragione, l’ANIEF ha inviato le istruzioni operative ai ricorrenti del TAR, ivi inclusi quelli al Presidente della Repubblica, per la costituzione in difesa in questo appello del secolo, per dimostrare quanta disoccupazione specializzata o pluriabilitata, aggravata a volte da pressanti problemi familiari, è stata venduta dallo Stato per una tessera in più, utile a scompaginare il precariato.
Noi lottiamo perché la giustizia trionfi e i lavoratori della scuola possano esercitare il loro diritto-dovere al lavoro, alla crescita dei nostri alunni in un mondo migliore, giusto, equo, solidale. Per questo ci batteremo alle prossime elezioni RSU. Nei prossimi giorni inizieremo la campagna di adesione per la presentazione delle liste
3 settembre 2009