A sud della scuola

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A sud della scuola

Messaggiodi edscuola » 16 novembre 2007, 15:56

da La Stampa
16/11/2007

IL DIVARIO FRA NORD E SUD NELLE CLASSI
A sud della scuola

Gli insegnanti del sud aiutavano gli alunni durante le prove di valutazione e truccavano le statistiche finali

FLAVIA AMABILE

A volte le statistiche danno l'idea di essere soltanto chiacchiere. E allora forse è più utile analizzare le situazioni soprattutto sulla base dei fatti. Un fatto, ad esempio, è che l''Unioncamere tre anni fa ha creato un premio tra le scuole superiori per le idee più nuove, originali ma anche perfettamente funzionanti e applicabili. Nel 2006 hanno partecipato in 167,quest'anno in 162, abbastanza omogeneamente distribuiti in tutt'Italia.

A leggere i dati 2006 ho notato che delle 127 idee innovative, meno del 10% arrivava da scuole del Sud. Mi ha colpito che città come Bolzano o Padova avessero presentato, rispettivamente, 20 e 21 idee. Al Sud al massimo si arrivava a 3 idee a Lecce e Palermo.

Quest'anno i progetti presentati sono di nuovo 127, e su 15 istituti premiati uno solo è del meridione. Al di là di molte statistiche, questi risultati mi sembrano molto chiari, illustrano bene il divario esistente tra scuole del sud e quelle del nord Italia.

Non sono solo io a sostenere che delle statistiche non ci si può fidare, in particolare quando si riferiscono alle scuole del sud. C'è un test che viene effettuato ogni anno dall'Invalsi, l'istituto della Pubblica Istruzione incaricato di valutare le conoscenze degli studenti. Da questo test risultava che nel 2005/2006 i bambini della seconda elementare del Nord in italiano avevano 11 punti in meno in percentuale rispetto a quelli del Sud. In matematica la differenza era di 10,7 punti e in scienze di 8,5 punti sempre a vantaggio del Sud. Il ministro si è un po' insospettito, anche perchè esistono e ha chiesto una nuova verifica, cambiando il meccanismo, fuori gli insegnanti interni, la commissione doveva essere soltanto esterna. E a quel punto i risultati sono improvvisamente cambiati, il nord è tornato in testa in tutte le materie e in tutte le scuole e si è capito che gli insegnanti del sud durante le prove aiutavano i loro studenti.

Morale? Nessuna se non un senso di profondo sconforto di fronte all'impossibilità di modificare una situazione ormai radicata, la profonda differenza fra nord e sud fin dalle classi elementari.
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