da L'espresso
La risposta: "Richiesta volgare". Al Vittorio Veneto invece c´è il distributore
Parini, i ragazzi al preside "Preservativi gratis a scuola"
Franco Vanni
Distributori di preservativi nei bagni della scuola. Possibilmente gratuiti, o a prezzo ridotto rispetto a farmacie e supermercati. Lo hanno chiesto gli studenti del liceo classico Parini al preside Carlo Pedretti. La proposta è stata fatta durante l´assemblea in aula magna per la presentazione delle liste studentesche in vista dell´elezione dei rappresentanti d´istituto. Un´assemblea calda, in cui gli studenti hanno anche chiesto che sia rivisto il regolamento "anti ritardatari", che impedisce di entrare a scuola alla prima ora dopo l´inizio della lezione e fissa a 15 il numero massimo di ritardi in un anno.
A chiedere l´installazione dei distributori di preservativi sono stati i ragazzi del "Collettivo Rebelde", lista di sinistra legata al centro sociale Cantiere. E si è detta d´accordo, pur con qualche perplessità, anche "Alternativa Aperta", lista moderata maggioritaria nella scuola. L´idea, accolta in assemblea da generale consenso ma anche da risolini imbarazzati, è stata bocciata dal preside, che risponde: «È una proposta sciocca e volgare, non installeremo alcun distributore. Se gli studenti, come dicono, lo metteranno di loro iniziativa autotassandosi, lo farò togliere».
Una reazione che trova stupito Michele D´Elia, preside del Vittorio Veneto, storico liceo scientifico milanese. Nella sua scuola il distributore di preservativi è nell´atrio da anni. «Da noi - dice D´Elia - la macchinetta non ha mai destato scandalo. Anzi, è una misura di sicurezza contro le malattie. Gli studenti la usano e viene regolarmente ricaricata. Era al suo posto già prima che io fossi nominato preside. Non capisco dove sia il problema, alcuni miei colleghi dovrebbero aggiornarsi».
L´idea di vendere preservativi al Parini era stata annunciata nei giorni scorsi da Zabaione, il giornalino degli studenti. Impossibile non correre con la memoria al 1966, quando l´allora giornale dei pariniani, La Zanzara, pubblicò l´articolo «Che cosa pensano le ragazze d´oggi», che destò scandalo poiché sosteneva che verginità e purezza morale fossero questioni da tenere distinte. L´allora direttore del giornale Marco De Poli, che oggi ha 59 anni, si schiera con gli studenti «che avanzano una richiesta ragionevole», ma capisce le ragioni del preside, suo coetaneo, «che vuole evitare che il Parini sia di nuovo la scuola dello scandalo».
Per stamattina, intanto, gli studenti dei collettivi delle scuole di tutta Milano si sono dati appuntamento alle 9 in largo Cairoli per manifestare con lo slogan "Pacchetti sicurezza no grazie, diritti sicuri subito".