ANP APEF DIESSE: Carriera degli insegnanti

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ANP APEF DIESSE: Carriera degli insegnanti

Messaggiodi edscuola » 3 maggio 2009, 10:46

Anp (Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola), Apef (Associazione professionale europea formazione) e Diesse (Didattica e innovazione scolastica) organizzano a Roma un convegno nazionale dal titolo
"Carriera degli insegnanti per il nuovo governo delle Scuole".
Scopo del Convegno è quello di focalizzare l’attenzione sull’annoso problema del rinnovamento dello Stato giuridico degli insegnanti che realizzi quel sistema di coerenze che richiede la scuola autonoma, legato alle questioni sia della Valutazione che del Reclutamento. L’intento degli organizzatori è quello di trovare, tra le diverse parti politiche, quelle sinergie che possano convergere su un testo di legge condiviso. Temi del convegno sono anche il rinnovo degli Organi collegiali della scuola, ormai risalenti agli anni ’70, e l’Autonomia statutaria e finanziaria che il PDL Aprea, attualmente al vaglio della VII Commissione della Camera, propone con l’istituzione della quota capitarla.

In apertura gli interventi dei presidenti delle associazioni professionali, Paola Tonna, e Fabrizio Foschi. Successivamente sono previsti interventi di Alessandro Pajno, Presidente Sezione Consiglio di Stato e Claudio Gentili, Direttore Education di Confindustria.

Alla tavola rotonda con i parlamentari parteciperanno l’On. Valentina Aprea, presidente della Commissione Cultura della Camera, l’On. Luigi Nicolais, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera, l’On. Fioroni, responsabile Dipartimento Istruzione del Pd e il Sen. Franco Asciutti, membro della Commissione Istruzione del Senato.
La tavola rotonda sarà conclusa dal prof. Giorgio Rembado Presidente nazionale ANP.
Le conclusioni del Convegno saranno svolte dal ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, On. Mariastella Gelmini.


Sala delle Conferenze di Palazzo Marini
Camera dei Deputati - Via del Pozzetto, 158
Ore 15,30-19,00

Per accrediti:
segreteria@anp.it
presidente@apefassociazione.it
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In discesa la strada per Il Nuovo Stato giuridico

Messaggiodi edscuola » 10 maggio 2009, 17:48

In discesa la strada per Il Nuovo Stato giuridico
Dal convegno organizzato da Anp APEF e Diesse

Si è svolto il 5 maggio a Roma, a Palazzo Marini, il convegno nazionale, organizzato da Anp, APEF e Diesse su “Carriera degli insegnanti per il nuovo governo delle scuole”.
Il convegno è stato aperto da Paola Tonna, presidente dell’APEF che ha ribadito la necessità di ricercare le sinergie necessarie tra le parti politiche per risolvere finalmente la “questione docente” con uno Stato giuridico di stampo europeo che costituisca il corollario indispensabile a qualsiasi riforma in grado di riportare il sistema istruzione a livelli dignitosi nelle graduatorie internazionali. L’obiettivo indicato è quello di passare finalmente da una logica delle “emergenze” ad una “strutturale”, nella convinzione che la cronica emergenza educativa abbia prodotto un danno notevole ed evidente in termini di competitività del Paese.
Successivamente Fabrizio Foschi (presidente Diesse), sempre in rappresentanza dell’associazionismo professionale docente, ha rivendicato l’urgenza di una riforma che introduca aspetti di carriera nella professione docente. Sono seguiti gli interventi del consigliere di Stato, prof. Alessandro Pajno che ha trattato, in un articolato intervento, gli aspetti giuridici dell’autonomia nell’interpretazione della Riforma del Titolo V ed i collegamenti con la questione docente. A seguire Claudio Gentili, direttore del settore Education di Confindustria, ha lanciato un appello a cercare un consenso il più ampio possibile e messo in luce come vi siano tutte le premesse per sbloccare l’ultradecennale impasse sul tema.
Per gli interventi dei parlamentari, il sen. Antonio Rusconi del PD, ha dichiarato interesse per le proposte in discussione e l’apertura dell’opposizione sui temi trattati. Il sen. Franco Asciutti del PDL ha rivendicato la coerenza e l’impegno delle commissioni parlamentari per arrivare ad una riforma significativa e condivisa. L’On. Valentina Aprea, presidente Commissione Cultura Camera e relatrice del PDL in discussione, dopo un’ampia panoramica sui punti qualificanti della proposta di legge, ha poi affermato come il Parlamento intenda andare avanti sino in fondo: rafforzando l'autonomia degli istituti attraverso delle reti di scuole gestite da dirigenti e commissioni che valutino progetti ed insegnanti in modo da garantire alti livelli di offerta formativa. Ha poi spiegato che è ora di superare l’elitismo gentiliano attraverso una nuova organizzazione del lavoro dei docenti: il Collegio dei docenti deve essere sostituito da dei Dipartimenti più attivi e aderenti alle necessità. l’On. Aprea ha affermato che intende recepire i migliori contributi di tutte le parti politiche emersi dalle audizioni. Ha inoltre rivendicato la continuità e la coerenza del suo impegno in questa direzione, utilizzando anche il consenso raccolto in occasione della prossima tornata elettorale alle Europee.
Giorgio Rembado (presidente Anp) ha concluso gli interventi formulando tre punti chiave: scegliere l’innovazione contro l’immobilismo ed il partito dei “no” ad ogni modifica, che è trasversale agli schieramenti politici; fissare alcuni obiettivi chiari: scelta per il merito, attuazione finalmente concreta dell’autonomia, garantire la qualità dell’istruzione. Obiettivi che possono essere perseguiti con un nuovo sistema di governo della scuola, che attribuisca in modo funzionale le responsabilità e l’autorità di decidere, l’introduzione di meccanismi di carriera che riconoscano il merito professionale, la valutazione per tutti gli attori del sistema.
Il Ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha concluso politicamente il convegno impegnandosi ad appoggiare la proposta di legge Aprea e ribadendo che non si può perdere altro tempo. Questa legislatura deve vedere la riforma andare in porto, con l’apporto di tutti, se possibile, ma senza dimenticare le responsabilità che vengono dal fatto di dover governare. Il Ministro ha ricordato che il previsto 30% dei tagli andrà ai docenti migliori e su questo punto è intenzionata a tener duro malgrado ci siano forti spinte contrarie anche sindacali. Esprimendo massimo rispetto per i sindacati, ha affermato tuttavia che “la scuola appartiene al Paese”.

La nostra impressione è che i tempi sono maturi e la strada per una valorizzazione professionale degli insegnanti cominci finalmente ad essere in discesa.
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