Scuola, intesa Ministero - Regione Campania per la lotta alla dispersione
Fioroni: ruolo Autonomie cruciale per garantire diritto all’istruzione
Roma, 9 novembre 2007
Si chiama progetto "Pas", Percorsi alternativi sperimentali, lo strumento con il quale il Ministero della Pubblica Istruzione e la Regione Campania, Assessorato all'Istruzione, Formazione e Lavoro, intendono combattere il fenomeno dell’abbandono scolastico che in alcune zone della Campania ha raggiunto livelli allarmanti.
L’accordo, firmato dal Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni e dall’Assessore all’Istruzione della Regione Campania Corrado Gabriele, intende coinvolgere gli studenti campani tra i 14 e i 17 anni che non risultano iscritti in alcun percorso di obbligo scolastico o formativo (si calcola che possano esserne recuperati almeno 3.000 sui 9.000 calcolati), veri e propri "fantasmi" che la scuola fino ad oggi non è riuscita ad intercettare.
Saranno dunque coinvolte 155 scuole che formeranno altrettante classi dedicate a questa tipologia e fascia di età. Il primo biennio sarà finalizzato all’assolvimento dell’obbligo di istruzione e al conseguimento di una qualifica regionale, il triennio successivo al conseguimento del diploma di istruzione secondaria di secondo grado. Il progetto prevede percorsi di formazione e tirocini formativi nelle botteghe artigiane e nelle aziende locali.
Gli attori principali del progetto saranno gli insegnanti, responsabili del percorso formativo per ogni classe di studenti: 300 nuovi docenti, infatti, avranno la possibilità di inserirsi nel mondo della scuola.
"Credo che questo accordo – sottolinea il Ministro Fioroni - contribuirà a contrastare in maniera efficace l’abbandono scolastico. È necessario che le Istituzioni mettano in campo ogni sforzo per far si che tutti i ragazzi possano godere del diritto all’istruzione e alla formazione e acquisire quelle conoscenze e quei saperi indispensabili per il loro futuro. Questo vale ancora di più nelle zone in cui le condizioni sociali ed economiche rischiano di privare maggiormente i ragazzi di questo diritto. L’impulso che possono dare le autonomie locali è determinante e l’impegno della Regione Campania lo dimostra".