SNADIS: Contratto DS

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SNADIS: Contratto DS

Messaggiodi edscuola » 11 aprile 2009, 10:53

DIRIGENTI SCOLASTICI E SCUOLA IN A.D. 2009
Lo stato dell’arte su :
Contratto – rideterminazione degli organici – riforma – valutazione dei ds


La trattativa all’ ARAN sul contratto della 5° area della dirigenza pubblica (dirigenti scolastici) è partita il 19.03.09, pare che sul piano economico vi siano le risorse per il semplice recupero dell’inflazione “programmata”, l’allineamento alle altre dirigenze rimane per il momento una mera chimera.

Il parlamento si è più volte espresso con ODG per dare pari dignità economica ai capi d’istituto, così come gli attuali esponenti del Governo; purtroppo non si va oltre le semplici dichiarazioni di principio, occorrerebbe infatti che, nell’ordine, Berlusconi – Tremonti – Gelmini – Brunetta - Aprea vogliano veramente allineare gli stipendi (leggi retribuzione di posizione) curando la copertura economica necessaria nella legge finanziaria o con altre risorse da stornare.

Si narra sistematicamente delle limitate risorse dello Stato, ma come per magia si tira fuori l’espediente di una procedura concorsuale per Dirigenti Tecnici (ispettori) che a regime, una volta completata la procedura di assunzione, verranno a costare una cifra equivalente a quanto occorrente per la perequazione retributiva richiesta dai dirigenti scolastici.

Da qui lo scandalo culturale consumato da talune OO . SS. ed Associazioni professionali che da un lato chiedono veementemente l’equiparazione retributiva dei Dirigenti Scolastici alle altre dirigenze, dall’altro lato hanno appoggiato per inedia o sfacciatamente il reclutamento degli Ispettori, ben sapendo tutti che le 2 operazioni (assunzione nuovi ispettori – equiparazione degli stipendi dei DS alle altre Dirigenze) sono di fatto finanziariamente alternative.


Certo la maggiore responsabilità di questo STORNO politico di fondi va attribuita alle scelte profondamente errate dal precedente Governo Prodi, laddove la discutibile e rozza gestione del Ministro Fioroni ha determinato generica confusione nel sistema scolastico, oltre ad una decisivo attacco all’Autonomia Scolastica, mirando ad un generico discredito di tutti gli operatori scolastici, al ripristino della logica “Provveditorato agli studi” e per ultimo la sortita burocratico – centralistica, attraverso il nostalgico ritorno alla sedicente e salvifica funzione degli Ispettori del “Regno” (senza una effettiva analisi del compito degli ispettori dal 1974 – o se si vuole dal 2000 – ad oggi, cioè un apporto piuttosto insignificante nell’organizzazione e sviluppo del sistema scuola in Italia, tranne la gestione del patologico – francamente facilmente gestibile tramite incarichi ispettivi ad hoc a ds di altra istituzione -).

Nel vivo della RIFORMA GELMINI, ovvero nel vortice di tagli di risorse umane dagli organici Docenti e ATA, non sappiamo del tutto gli effetti che avremo nelle Scuole (o per meglio dire, non si percepisce compiutamente la quantità di danno che la Scuola Statale subirà), e non riusciamo a capire quei sindacati (leggi ANP) che, senza se e senza ma, plaudono rincarando la dose e sperando nel disegno di legge APREA, quasi un desiderio autodistruttivo della Scuola Pubblica Statale, tradendo la logica del buon senso e della tradizione che nel nostro Paese ha sempre ispirato il Cambiamento nella Scuola in continuum nel segno della prudenza e del “progressivo” mutamento.

Riappare poi all’ orizzonte il tema della VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI, già definita nel CCNL vigente, ma mai realizzata dall’Amministrazione – PUNTO.
Ma no! occorre rimettere in pista l’INVALSI (grazie al solito lascito FIORONI), occorre riavvitarsi su tutti SIVADIS 1,2,3….. ricostituire i bei gruppi di lavoro, riorganizzare convegni, ri-motivare “esperti” e “ispettori” nel tentativo fino adesso non riuscito di fare del DS una sorta di parafulmine o cavia, intestardendosi a non volere capire che i sistemi sivadis produrranno un solo effetto: una enorme perdita di tempo per i ds,l’assoggettamento politico dei ds o la produzione di estese reti clientelari.

Possibile che il completo fallimento delle precedenti esperienze SIVADIS non abbia avuto alcun effetto e che i medesimi responsabili delle scelte culturali e scientifiche e gli stessi componenti ai vari livelli dei gruppi di studio e di lavoro con imperterrita arroganza intendono riproporre schemi assurdi, ridicolizzati e abbandonati persino dai VOLONTARI ( arruolati da Sindacati e Associazioni corresponsabili) ?

Possibile che non si trovi utile confrontarsi con quei dirigenti scolastici che la pensano diversamente, cioè quelli dello SNADIS, che sulla VALUTAZIONE hanno espresso una posizione scientifica e culturale divergente da quelle sin qui praticate ?

Si vuole continuare a fare confusione tra valutazione del DS e valutazione di SISTEMA SCUOLA, basterebbe una sommaria riflessione su ragioni e indicatori sivadis per capire che nella positività o meno di una istituzione scolastica il ds è solo una delle variabili.
Va bene la valutazione del ds come da attuale C C N L (ove necessario nel team dei 3 valutatori si possono utilizzare più ds), o se si vuole qualunque altro modello valutativo in uso per le altre dirigenze (compreso quello per i dirigenti tecnici).

Va benissimo la valutazione di sistema – scuola, arrivando alla singola scuola, se si vuole sul modello OFSTED (UK), ma questa è tutta un’ altra storia, che potrebbe essere avviata sperimentalmente su un piccolo universo rappresentativo di scuole.

Smettiamola quindi di confondere la VALUTAZIONE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO con la VALUTAZIONE DELLA SCUOLA, sono cose diverse (anche se ci sono evidenti e scontate interazioni e correlazioni), dare l’errata interpretazione,come già infelicemente praticato in sede SIVADIS, di far coincidere le 2 cose – oltre ad essere scientificamente errato – porta ad una sopravvalutazione del potere del DS, assolutamente non rispondente alla realtà.

Il DS infatti, a differenza di quanto avviene in altri Paesi, non ha rilevanti opportunità di incidere: sulla qualità del personale docente ed ata, sulla determinazione degli organici, sulle risorse finanziarie, sulle strutture di edilizia scolastica (si tratta infatti di dati derivanti da meccanismi contrattuali nazionali, leggi e regolamenti nazionali, condizioni economico-politiche degli enti locali).

Con ciò non si vuol dire che il DS non abbia incidenza, sul piano del risultato manageriale – pedagogico –didattico- organizzativo –amministrativo – delle human e delle public relations, ma è pur vero che il risultato complessivo della PRODUZIONE deriva dai citati fattori e variabili non rientranti nella sfera di potestà discrezionale del DS, è pertanto conseguente distinguere tra valutazione di risultato del ds e risultati conseguiti dalla Istituzione Scolastica nel suo complesso calata in un contesto specifico socio – culturale – economico, nella considerazione delle risorse umane e finanziarie disponibili, della particolarità delle strutture strutturali ed infrastrutturali esistenti e degli investimenti previsti, del fattore umano rappresentato dalla peculiarità dell’utenza.
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Proposte contratto

Messaggiodi edscuola » 11 aprile 2009, 10:54

RETRIBUZIONE
Tendere alla piena equiparazione retributiva.
La quota di aumento contrattuale va caricata preliminarmente sullo stipendio
tabellare: solo così si potrà tutelare l’attuale perequazione retributiva della parte
tabellare con le altre Dirigenze ;
Qualsiasi ragionamento su eventuali meccanismi di equiparazione interna non
può in alcun modo intaccare la RIA o l’assegno ad personam: trattasi di diritti
soggettivi non contrattualizzabili (peraltro residuali);
Le somme da destinarsi a retribuire gli incarichi di Reggenza, o altri incarichi
aggiuntivi obbligatori vanno presi dalla fiscalità generale; non può essere posto a
carico del contratto della Dirigenza una somma che vada a compensare lo
svolgimento obbligato di funzioni di natura extracontrattuale;
Diventa importante ridurre la forbice retributiva tra le fasce: ciò potrebbe
ottenersi con una redistribuzione della QUOTA VARIABILE della retribuzione di
posizione sulla QUOTA FISSA.
RELAZIONI SINDACALI
L’orientamento suggerito di alleggerire la Contrattazione Integrativa Nazionale a
favore di quella Regionale presenta numerosi aspetti negativi:
· Le contrattazioni regionali non sempre rispettano la tempistica, con il
risultato di percepire compensi con grande ritardo;
· Le contrattazioni regionali sono estremamente differenziate nella
retribuzione di attività analoghe; le stesse fasce di complessità sono
numericamente differenti e presentano , ingiustificatamente, compassi
diversi, che potrebbero configurare una disparità di trattamento.
Alla luce di quanto esposto si suggerisce di lasciare alla Contrattazione
Integrativa Nazionale la regolamentazione di TUTTI i criteri relativi agli aspetti
contributivi.
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
TRASFERIMENTO D’UFFICIO
INCOMPATIBILITA’ AMBIENTALE
Si esprime assoluta contrarietà per l’idea di introdurre sanzioni disciplinari nel
contratto di V area.
Per quel che concerne il trasferimento d’ufficio (anche per incompatibilità
ambientale), se fosse indispensabile prevederlo dentro il contratto, si suggerisce
la costituzione di un Comitato Paritetico di Garanzia, con la presenza di D.S.,
dietro cui conforme parere la Direzione Regionale disponga la mobilità ordinaria e
d’ufficio.
MOBILITA’
Si accoglie favorevolmente l’abolizione di percentuali per la mobilità interregionale
e del parere da parte delle Direzioni Regionali.
Nella costruzione di una graduatoria delle domande va considerato come criterio
prevalente l’anzianità di servizio nel ruolo dei Dirigenti Scolastici (Capi d’Istituto),
a prescindere dal settore di provenienza o appartenenza.
INCARICHI AGGIUNTIVI
Va operato con urgenza l’adeguamento dei compensi attraverso l’attivazione di
una specifica successiva sequenza contrattuale, che preveda anche da dove
reperire le risorse(non nel contratto).
E’ impensabile che:
· La direzione dei corsi di formazione e aggiornamento del personale venga
retribuita a € 5.16 l’ora (somma inferiore a quella percepita per la vigilanza,
negli stessi corsi, da un collaboratore scolastico) N.B.: lo stesso D.S., per la
Direzione dei PON percepisce € 80 l’ora.
· Molti incarichi conferiti dalle Direzioni Regionali, o dagli USP ai D.S. non
vengono retribuiti affatto(es. partecipazione a Commissioni per valutazione
titolo strumento musicale)
· La presidenza di esami finali della secondaria di I grado venga retribuita
con circa €20 complessivi(per almeno 10 giorni di impegni relativi a :
correzione elaborati, esame degli alunni, valutazione, predisposizione degli
atti amministrativi, gestione del contenzioso).
Anche alla luce della abolizione dei settori formativi si richiede con forza la
perequazione dei compensi degli esami conclusivi di I e II ciclo.
Si chiede altresì che tutti gli incarichi aggiuntivi obbligatori conferiti
dall’amministrazione che il ds è tenuto ad accettare ,in quanto specifici, siano di
esclusiva pertinenza dei ds, e non possano essere conferiti ad altro personale (se
non in via residuale).
N.B.
Se la specificità degli incarichi è connessa alla funzione del ds, dovrebbe
prescindere dalle abilitazioni all’insegnamento:
una volta superato il concorso per ds questi è idoneo a dirigere qualsiasi
istituzione e ad assolvere tutti gli incarichi aggiuntivi pertinenti al proprio ruolo.
INCARICHI ISPETTIVI
Premessa
Alla data odierna esistono due ruoli dirigenziali, derivati direttamente dal ruolo
docente:
il dirigente scolastico e il dirigente tecnico (ispettore).
Attualmente il ruolo ispettivo è quasi ad esaurimento,e il relativo concorso ha
fatto registrare continui rinvii.
Anche le somme necessarie per la ricostituzione di tale ruolo appaiono
estremamente elevate.
Proposta
Alla luce di ciò si suggerisce di aggiungere all’Art.11 del CCNL Area V
“Conferimento dell’incarico” la possibilità che al vincitore del concorso per ds
venga affidato l’incarico ispettivo (cosa già prevista al Comma 4 del medesimo
Art.11.
L’ Amministrazione avrebbe i seguenti vantaggi:
· Procedere alla nomina degli idonei dei precedenti concorsi;
· Affidare tale incarico ai ds in esubero a causa della contrazione del n° delle
istituzioni scolastiche;
· L’utilizzazione dei fondi destinati ad esperire le procedure concorsuali con
relative assunzioni, se stornati sull’ Area V basterebbero per realizzare, già
in questo contratto, la nostra equiparazione retributiva.
VALUTAZIONE
In merito alla Valutazione, si continua a sovrapporre la “Valutazione di sistema”
al “sistema di valutazione”della DS.
L’INVALSI è un istituto il cui compito è quello di occuparsi della valutazione del
sistema scolastico, attraverso la valutazione delle azioni e degli esiti di tutte le sue
componenti(inclusa la dirigenza).
Il dirigente scolastico è, inoltre, destinatario di una sua specifica
valutazione,comune alle dirigenze di tutte le aree, ai fini dell’erogazione della
retribuzione di risultato.
La procedura da seguire(come per TUTTE le dirigenze), è disciplinata dentro il
CCNL (art.20 nel caso della Dirigenza scolastica ); pertanto va attivata secondo
quanto previsto.
SI PROPONE che.
L’INVALSI, preveda procedure di valutazione della Dirigenza COERENTI con
quanto previsto dal contratto, distinguendo questa modalità da quella relativa
alla valutazione di sistema,che riguarda aspetti in cui la competenza del DS non è
esclusiva, ma concorrente.
Tale ipotesi consentirebbe:
· Da un lato,la valutazione dell’azione del DS dentro il sistema di
Istruzione,in collegamento con tutte le variabili interne ed esterne allo
stesso;
· La valutazione del DS secondo contratto, invece, potrebbe effettuarsi
tramite indicatori semplici, direttamente connessi all’obiettivo dell’incarico.
Si sarebbe così in presenza di una procedura snella, con una limitata
produzione di materiale cartaceo,e che consentirebbe di ridurre al minimo le
visite in situazione dei nuclei, a ciascuno dei quali potrebbe così assegnarsi un
numero maggiore di DS da valutare.
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