La prof in malattia va alle Bahamas

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da Quotidiano.net

A SCUOLA DI OPPORTUNISMO
La prof in malattia va alle Bahamas
Truffa? Macché, viaggio 'curativo'

Assolta perché il fatto non sussiste: l'insegnante aveva effettivamente fatto le analisi del sangue in una clinica di Nassau. Inutile dunque la denuncia del preside, che le aveva inviato la visita fiscale

VITERBO, 5 ottobre 2007 - "Sto a casa in malattia: devo fare le analisi del sangue". E fin qui nulla di strano, se non si fosse poi scoperto che la prof, in realtà, è stata vista alle Bahamas. C'era di che far scattare la denuncia.

Ma alla fine l'insegnante non deve scontare nulla, e tutto grazie alla sua 'genitalità': la furbetta infatti è andata sì alle Bahamas, ma non era 'solo' in vacanza, visto che le analisi le aveva fatte davvero, in un laboratorio di quell'angolo di paradiso.

E così la prof - che insegna in un istituto tecnico di Viterbo - è stata assolta. Con lei, assolto anche il medico che aveva attestato la malattia. La sentenza e' stata emessa ieri dal Gip del tribunale di Viterbo.

Nel corso del processo con il rito abbreviato, la signora ha mostrato un certificato medico da cui risulta che aveva effettivamente eseguito gli accertamenti prescritti, e aveva pensato bene di scegliere una clinica di Nassau.

Tutto è successo nel 2005: l'insegnante invia a scuola un certificato con cui le venivamo prescritti 5 giorni di riposo e accertamenti diagnostici. Il preside, insospettito, ha disposto però la visita fiscale e a casa la prof non c'era. E' stato così che è saltato fuori il viaggetto alle Bahamas. Ed è stato così che il preside, sentendosi preso in giro, ha denunciato la sua insegnante per truffa.

Sembrava una condanna già scritta, ma ieri il colpo di scena: l'avvocato della prof ha esibito un certificato medico rilasciato da una clinica di Nassau, provando così che la donna aveva effettivamente eseguito gli accertamenti diagnostici prescritti. Il legale del medico, da parte sua, ha sostenuto che il suo assistito rilascio' il certificato in buona fede.

Il Gip quindi ha assolto entrambi perche' il fatto non sussiste.