ASAM: Lettera al ministro

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ASAM: Lettera al ministro

Messaggiodi edscuola » 20 marzo 2009, 19:20

Al Ministro della Pubblica Istruzione
On. Maria Stella Gelmini

Le persone che conoscono ed amano la scuola non fanno seguire quasi mai risposte polemiche ai rumorosi, quanto superficiali, giudizi negativi che troppe volte le si rivolgono: sanno che un silenzio paziente è spesso la risposta più adatta a tutelarne il decoro dall’offesa di sommarie generalizzazioni.

Ma le affermazioni del Ministro Gelmini – riportate da Bianca Sabatini su La Stampa del 16 marzo 2009 – fanno sorgere l’obbligo morale d’una risposta, mite, certo, come si addice a chi lavora con le persone e per le persone e conosce, quindi, la forza e il limite delle parole, per costruire quel ponte speciale che è il dialogo, la cifra più alta delle relazioni tra le persone e quindi tra le istituzioni.

I toni di rimprovero generico e indiscriminato nei confronti dei dirigenti scolastici che le parole del Ministro trasmettono con molta chiarezza - non sappiamo con quale efficacia - forse non toccheranno coloro cui sono destinati, ma con certezza mortificano profondamente il faticosissimo cammino della riforma, che costringe a chiedere molto senza corrispondere alcunché, a governare – in un quadro normativo incerto ed ancora incompleto - le legittime attese della comunità, ad affrontare le gravi difficoltà finanziarie in cui la scuola si dibatte e che si fingono inesistenti.
Sarebbe doveroso che, a tutti i livelli, l’Amministrazione non dimenticasse di tenerne conto.

Immaginiamo che anche il Ministro debba affrontare molte difficoltà, ma non per questo possiamo giustificare affermazioni inaccettabili, perché il nostro compito non è solo quello di applicare le leggi dello Stato secondo le circolari del Ministero (peraltro non sempre congruenti con le prime), quanto piuttosto quello di aiutare il fluire della vita delle giovani generazioni, curarne le intelligenze e i caratteri, capirne le attese silenziose, custodire i sogni coraggiosi e le speranze ingenue, come quelle di molti di noi, che credono ancora di dover tutelare un’Istituzione che nella Costituzione fonda il senso della sua missione.
E’ questa Legge madre che assegna alla scuola – e per ciò stesso la vuole autonoma – la grande responsabilità di educare al convivere civile: non si può dubitare quindi della sua dimensione “politica”, che tuttavia respinge ogni possibile strumentalizzazione partitica.

Pensiamo una scuola come tempo e luogo del cuore e della mente, realizzabile solo se si lavora insieme per un comune ideale. “Insieme” è parola che ha il sapore della cittadinanza, rende possibile un viaggio dei pensieri e dei sentimenti alla ricerca delle tracce d’una comune umanità, una ricerca paziente e colta che rende umili e orgogliosi nello stesso tempo.
Sono questi pensieri che illuminano di compagnia il nostro cammino.

La denigrazione e il discredito espressi dalle parole della signora Gelmini offendono soprattutto l’alta funzione di cui è titolare e che pure dovrebbe costituire un modello per l’intera Amministrazione, nel rispetto del senso dello Stato richiesto a tutti i suoi funzionari, a cominciare dai vertici politici.
La scuola è il bene comune che vive della cura di tutte le altre istituzioni - da quelle nazionali a quelle del territorio – e di cui, chi la dirige, si fa quotidianamente garante.
Noi non dimentichiamo le ombre che pure attraversano la scuola, né intendiamo tener lontane le responsabilità che ci riguardano, ma dobbiamo affermare con decisione una convinzione senza la quale verrebbe meno il senso stesso del nostro lavoro: il cittadino – anche quando investito d’una pubblica funzione - non è un suddito, ma soggetto libero e capace di assumere le proprie responsabilità, in nome della dignità che ci fa eguali e a tutti chiede di non superare mai il confine del reciproco rispetto.

Ci aspettiamo dal Ministro che sappia riconoscere e quindi rispettare nei suoi interlocutori – fossero anche dirigenti scolastici – la qualità di cittadini.
A nome di un gruppo di Dirigenti
delle Scuole Autonome delle Marche

Dirigente I.I.S. “ Volta” Fano Prof.ssa Anna Gennari
Dirigente I.C. Scocchera Ancona, Prof.ssa Ebe Francioni
Dirigente Licei “ Leonardo da Vinci” CivitanovaM. Prof.ssa Carla Sagretti
Dirigente ITCG Carducci-Galilei Ferno Prof.ssa Anna Maria Vecchiola
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