LEGGE SCIOPERO: Di Lecce Cisal Scuola “MODALITÀ POCO CHIARE NEL SEGNO DELLA PRESSIONE POLITICA”
“La proposta di rivedere le modalità di sciopero nei servizi pubblici, stante il protagonista principale e il contesto del Paese, appare ancora una volta l’ennesimo effetto annuncio le cui reali ricadute difficilmente si potranno valutare nella realtà. Da anni il sindacato confederale ha sempre moderato e tenuto a freno lo scioperismo dissennato di alcune sigle. E con la legge 146 e successive, molta strada è stata fatta per evitare che le giuste esigenze delle categorie non avessero come obiettivo immediato la presa in ostaggio dei viaggiatori. A quel che sembra, lo sciopero virtuale proposto dal ministro Sacconi, ripropone le stesse intenzioni, ma con modalità poco chiare e tutte nel segno della pressione politica sul sindacato e sulla sua unità. Staremo a vedere: è curioso però teorizzare il danno economico per le aziende apubbliche, quando, come è noto, quel danno lo paga Pantalone.
E’ indispensabile che nella legiferazione non sia applicata la procedura d’urgenza ma quella ordinaria per consentire un ampio dibattito parlamentare”. Lo ha dichiarato Raffaele Di Lecce segretario nazionale della Cisal Scuola