Professione Insegnante: Proposta

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Professione Insegnante: Proposta

Messaggiodi edscuola » 11 gennaio 2009, 13:43

PROPOSTA DI TRASFORMAZIONE DELLA GRADUATORIA AD ESAURIMENTO PROVINCIALE IN GRADUATORIA NAZIONALE di Libero Tassella (professioneinsegnante)

Le attuali graduatorie ad esaurimento, valide solo per un ristretto ambito provinciale, si sono dimostrate uno strumento inefficace di ridimensionamento del fenomeno del precariato e di stabilizzazione il rapporto di lavoro.

Allo stato, la prospettiva per chi è in graduatoria , soprattutto in certe aree geografiche del nostro Paese, è quella di rimanervi per sempre, senza mai stabilizzare il rapporto di lavoro; e se è vero che ci sono aspiranti che non possono e/o non vogliono spostarsi dall’ambito territoriale di residenza, è anche vero che ce ne sono tantissimi altri disposti a trasferirsi per stabilizzare definitivamente la propria situazione lavorativa, pur di superare la condizione di precaria/o a vita, situazione che deprime , nel contempo, tanto la loro sfera professionale - lavorativa quanto quella umana ed esistenziale.
La nostra proposta è quella di estendere a livello nazionale la validità della graduatorie ad esaurimento, proprio per la loro attuale specificità di essere graduatorie ad esaurimento, consentendo al singolo aspirante, in occasione delle procedure di reclutamento, di esprimere più opzioni, secondo un proprio ordine di gradimento: ad esempio, solo la sua provincia di residenza, le province della sua regione, di alcune regioni o tutto il territorio nazionale.

Si vuole una graduatoria ad esaurimento che dia reali possibilità e garanzie di immissione in ruolo per chi in questi anni ha maturato una lunga,a volte pluridecennale esperienza d’insegnamento, che va valorizzata e non limitata da anacronistici steccati territoriali, quali appunto sono ora le graduatorie ad esaurimento provinciali.
La nostra proposta ha la finalità di rispondere in modo efficace ed efficiente all’esigenza di stabilizzazione contrattuale del lavoro degli insegnanti e di lotta al precariato scolastico, attraverso l’azione congiunta sia dello scorrimento delle graduatorie ad esaurimento , trasformate da provinciali in graduatorie nazionali, sia della realizzazione di un piano programmatico pluriennale di immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti, quindi non più solo su una parte di essi, come è accaduto finora .

Di seguito si riporta la nostra proposta, articolata in 5 punti, da tradurre con urgenza in un provvedimento legislativo.

1) Trasformazione, fin dal loro prossimo aggiornamento e limitatamente alle sole immissioni in ruolo, delle Graduatorie ad esaurimento provinciali in Graduatorie ad Esaurimento Nazionali ( G. E.N.); ferma restando la validità provinciale delle G.E. solo ai fini dell'attribuzione delle supplenze annuali e temporanee di durata annuale e della compilazione delle prime fasce delle graduatorie d’istituto e di circolo.

2) Assegnazione della Provincia di titolarità, dopo le operazioni di mobilità, effettuata in base alle posizioni occupate in graduatoria nazionale e alle preferenze territoriali espresse dagli aspiranti, secondo una procedura meccanizzata, simile a quella già prevista per la mobilità territoriale e/o professionale del personale docente con contratto tempo indeterminato.

3) Successiva assegnazione della sede provvisoria ai neoimmessi in ruolo, a cura degli UU.SS.PP competenti. tramite procedura di convocazione.

4) Depennamento, fin dal prossimo aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento, ai fini dell'immissione in ruolo, di tutti i docenti già di ruolo ma ancora inseriti in G.E, salvaguardando in ogni caso la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato, come previsto dall’ art. 36 CCNL 29.11.2007.

5) Elevamento al 70% ( +20%) della percentuale dei posti riservati annualmente alle immissioni in ruolo, dopo la mobilità territoriale provinciale ( oggi sono il 50%) ; prevedendo per alcune classi di concorso o tipologie di posto, ove i contratti a tempo interminato sono storicamente ridotti a poche unità, l’elevamento al 100% della percentuale dei posti da riservare alle immissioni in ruolo.
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