NON E' QUESTA LA "BUONA SCUOLA". Dichiarazione Scrima
Lo scenario prefigurato nel regolamento sugli ordinamenti del primo ciclo è assai lontano dalla nostra idea di scuola.
Il Governo, disattendendo in larga misura le stesse indicazioni avute dal Parlamento, si assume la responsabilità di destabilizzare il segmento di più alta qualità del nostro sistema d'istruzione. Così facendo, rischia anche di vanificare gli sforzi di chi si è speso perché cambiasse un "clima avvelenato" da interminabili polemiche e si aprisse una fase di costruttivo confronto.
Meno conflitti, più condivisione: in questa direzione bisognerebbe tutti impegnarsi, perché da troppo tempo la scuola è ridotta a terreno di scontro politico e ideologico sempre più esasperato.
Proprio per questo abbiamo contestato, raccogliendo il consenso dell'intero mondo della scuola, "riforme" imposte per decreto e dettate da mere esigenze di bilancio.
Abbiamo ravvisato negli esiti dell'incontro dell'11 dicembre a Palazzo Chigi un primo apprezzabile segnale di una diversa attenzione: tradirne la lettera e lo spirito costituirebbe quindi un atto estremamente grave e irresponsabile.
A fronte del variegato quadro di opzioni orarie previsto dal regolamento per la primaria, la CISL Scuola ribadisce e sottolinea che spetta alla scuola, nella sua autonomia, decidere le modalità organizzative con cui si esercita l'azione didattica ed educativa dei docenti. Sta scritto a chiare lettere nel regolamento sull'autonomia, legge dello Stato che assegna alle istituzioni scolastiche prerogative riconosciute dalla stessa Costituzione.
Al Ministro e al Governo tocca invece garantire alle scuole le risorse necessarie per il loro funzionamento, a partire da quelle di organico.
Di questo dovrebbero occuparsi, anziché attardarsi a riproporre con ostinazione un modello di assoluta inconsistenza pedagogica come quello del maestro unico.
Roma, 18 dicembre 2008
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola