FISH: Comunicati 4 dicembre 2008

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FISH: Comunicati 4 dicembre 2008

Messaggiodi edscuola » 5 dicembre 2008, 9:30

Il Vaticano e la Convenzione sui Diritti Umani delle Persone con Disabilità

In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con disabilità, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, e che si celebra ogni 3 dicembre, la Santa Sede è nuovamente tornata ad esprimere le proprie perplessità riguardo ad alcuni passaggi della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, entrata in vigore lo scorso mese di maggio.



Per questo motivo - come già annunciato - nonostante lo spirito costruttivo con il quale la Santa Sede ha affrontato i cinque anni di negoziazioni di questo storico trattato, e condividendone i principi ispiratori, le autorità vaticane hanno ribadito la propria impossibilità a firmare la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.



Le motivazioni che rendono questo documento non adottabile da parte della Santa Sede sono in particolare comprese all’interno dell’articolo 25 del Trattato riguardante la salute, in quanto secondo le autorità vaticane in alcuni paesi gli interventi di salute riproduttiva - cui si fa cenno nel testo - potrebbero comprendere l’accesso all’aborto.



La Fish, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, che su questo aveva già avuto un confronto con le autorità vaticane negli scorsi mesi, continua a ritenere - pur nel rispetto dell’indipendenza del giudizio della Santa Sede – questa scelta incomprensibile, nel merito e nella prospettiva di un documento in grado di andare a migliorare le condizioni di vita di 650 milioni di persone nel mondo.



In particolare, il riferimento all’accesso ai servizi sanitari, compresi quelli relativi alla sfera sessuale e riproduttiva all’interno della Convenzione, per le organizzazioni delle persone con disabilità stanno a significare che finalmente viene ad essere riconosciuto che le persone con disabilità possano avere una vita affettiva e riproduttiva .



Questa Convenzione quindi e questo articolo in particolare sono dedicati alle persone con disabilità, uomini e donne, che non possono accedere, prima ancora che all’aborto, ai basilari servizi sanitari di prevenzione e cura delle patologie, anche quelle riguardanti la sfera riproduttiva.



Il movimento per i diritti delle persone con disabilità, è bene ribadire, è da sempre impegnato a contrastare il diffuso pregiudizio della “indegnità della vita quando è presente una disabilità”, ed a condannare le pratiche quali ad esempio quella sistematica dell’eliminazione di feti affetti da spina bifida, nella tutela del diritto alla vita, sancito nell’articolo 10 della stessa Convenzione.



In Italia tra le posizioni espresse dal mondo cattolico sulla Convenzione, infine, si segnalano gesti significativi, come ad esempio la firma alla Convenzione apportata a Genova dall’arcivescovo della città e presidente della CEI, Angelo Bagnasco, al momento della sottoscrizione del Trattato da parte della Regione Liguria. Un atto significativo, nell'ottica inoltre di un ripensamento della Santa Sede rispetto alle recenti dichiarazioni.



Nella discussione di queste ore, quello però che davvero colpisce è stata la capacità dimostrata dalle affermazioni della Santa Sede di catalizzare sulla Convenzione l’attenzione di tutti i mezzi di comunicazione. Gli stessi media che unici al mondo il 25 agosto 2006 non si sono accorti che a New York veniva salutato il primo trattato sui diritti umani del nuovo millennio, e che – in tempi più recenti – hanno ignorato la notizia che la scorsa settimana il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto di Ratifica della Convenzione, spianando la strada alla sua adozione da parte del Parlamento italiano.



Per il sistema delle comunicazioni del nostro paese le persone con disabilità continuano ad essere cittadini invisibili, a meno che loro malgrado non siano protagonisti di episodi di cronaca, di gesta ai limiti del “superomismo”, oppure che i temi della disabilità non siano in grado di generare come in questo caso una polemica. Un rilancio pigro di superati stereotipi, quello che generalmente accade, che non contribuisce a diffondere una immagine corretta della disabilità nell’opinione pubblica.



C’è da sperare che la meritata attenzione di cui sta godendo la Convenzione alla vigilia della – si auspica – prossima ratifica da parte del nostro paese, possa permettere una maggiore presa di coscienza del sistema dei media, che dovrebbe essere in prima fila nel “combattere gli stereotipi, i pregiudizi e le pratiche dannose relative alle persone con disabilità”.



Una volta ratificato il Trattato, il ruolo dei governi dovrà, secondo l’articolo 8, essere anche quello di incoraggiare tutti i mezzi di comunicazione a rappresentare le persone con disabilità in modo coerente con gli obiettivi della Convenzione. Se ne sente davvero il bisogno.
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Passeggeri con Disabilità: le Buone prassi Italiane

Messaggiodi edscuola » 5 dicembre 2008, 9:31

La Commissione Europea, nell’ambito delle iniziative connesse alla Giornata europea delle persone con disabilità, dedicata quest’anno al tema “Agire localmente per una società per tutti”, ha voluto riservare ampio spazio nei giorni 1 e 2 dicembre anche al recentemente approvato Regolamento Europeo CE 1107/06 sui Diritti delle Persone con Mobilità Ridotta nei Viaggi Aerei, e sulle buone prassi indirizzate a livello regionale alla sua implementazione.



Questa importante misura comunitaria, entrata in vigore il 26 luglio scorso, si pone come obiettivo quello di tutelare maggiormente i diritti dei passeggeri con disabilità nell’accesso ai servizi aeroportuali ed al volo aereo all’interno della Comunità Europea.



Quale buon esempio di accessibilità e fruibilità dei propri servizi, la Commissione Europea ha invitato a partecipare alla discussione la Gesac (Società di Gestione dell’Aeroporto Internazionale di Napoli), attraverso il suo rappresentante Antonio Pascale. La società infatti sin dal 2003, attraverso un processo di stretta collaborazione con la FISH (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) e il Consiglio nazionale sulla disabilita’ (CND), si e’ impegnata a promuovere nell’aeroporto di Napoli un progressivo adeguamento delle strutture, a partire dai parcheggi e dai percorsi esterni.



Tale collaborazione si e’ poi estesa alla progettazione dei servizi di assistenza all’imbarco e sbarco delle persone con disabilità, alla formazione del personale, sino allo sviluppo delle procedure e dei mezzi, ed agli standard di qualità del servizio.



“Lavorare insieme, GESAC ed organizzazioni di persone con disabilita’, - ha dichiarato Giampiero Griffo, rappresentate della FISH – ha consentito di realizzare una reale inclusione delle persone con disabilità. In tal modo i saperi e le competenze diventano soluzioni e pratiche che permettono alle persone con disabilità di non essere discriminate e godere delle stesse opportunità di tutti gli altri passeggeri. Il metodo del collaudo civico, sperimentato all’aeroporto di Napoli insieme alle persone con disabilità, offre davvero l’opportunità di trovare soluzioni efficaci e praticabili”.



Marco Consalvo – Direttore Generale di Gesac Spa - ha dichiarato a margine della partecipazione dello scalo di Napoli alla due giorni di lavori tenutasi a Bruxelles, in occasione appunto della Giornata europea delle persone con disabilità: “La sperimentazione, denominata“collaudo civico”, realizzata in questi anni, che ha previsto il coinvolgimento diretto e la collaborazione delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità, ci ha consentito di essere invitati a Bruxelles come "best practice" nel settore trasporti a livello europeo e ci permetterà di ottimizzare lo sviluppo delle infrastrutture e dei servizi aeroportuali, in piena sintonia con le esigenze espresse dai rappresentanti di tali organizzazioni”.
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Disabilità - L’Eco della Giornata Internazionale

Messaggiodi edscuola » 5 dicembre 2008, 9:33

Disabilità - L’Eco della Giornata Internazionale





La Fish – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap – ha salutato con estremo favore l’interesse, al più alto livello istituzionale, suscitato sui temi della disabilità dalla ricorrenza del 3 Dicembre, Giornata Internazionale delle persone con disabilità.



Non si è trattato infatti quest’anno di una collezione di celebrazioni di facciata, ma abbiamo assistito ad una serie di importanti prese di posizione da parte delle più alte cariche dello Stato, che sono volute entrare nel merito di questioni che il movimento per i diritti delle persone con disabilità italiano ritiene di primaria importanza per favorire la piena cittadinanza delle persone con disabilità e le loro famiglie nel nostro Paese.



Basti citare l’alto profilo del messaggio del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha inoltre invitato a non sottovalutare in un momento di crisi internazionale “le esigenze di sostegno e di supporto delle persone con disabilità e dei loro familiari”.



Una esortazione in piena sintonia con le preoccupazioni rilanciate nei giorni scorsi dal Forum Europeo sulla Disabilità - voce di più di 50 milioni di cittadini europei con disabilità – , che ha invitato il Consiglio Europeo, la Commissione, il Parlamento Europeo, e i vari Governi, a garantire che le persone con disabilità e le loro famiglie non paghino per questa crisi economica mondiale.



Molte sono state poi le voci, a partire dallo stesso presidente Napolitano e dal Presidente della Camera Gianfranco Fini, che hanno auspicato una pronta approvazione da parte del Parlamento italiano del disegno di legge di ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilita’, recentemente licenziato dal Consiglio dei Ministri. Affermazioni convinte, che fanno intravedere finalmente la possibilità che in tempi brevi l’Italia si andrà ad aggiungere nel novero degli Stati Membri delle Nazioni Unite che hanno già ratificato questo fondamentale Trattato.



Tra queste dimostrazioni di una volontà condivisa di porre in atto misure per la tutela effettiva dei diritti delle persone con disabilità, la Fish considera infine di estrema importanza i segnali di attenzione emersi dalle affermazioni del Ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, e del Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, confidando che queste dichiarazioni possano rappresentare il preambolo ad un incontro da tempo sollecitato dai rappresentati della Federazione, per avviare un confronto sulle molte questioni aperte di stretta competenza dei ministeri da loro presieduti.
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