Un "tavolo" per cambiare gli interventi sulla scuola - Dichiarazione di Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola
La straordinaria mobilitazione promossa dai sindacati scuola sta già producendo i suoi effetti. Il Governo è costretto a rivedere l'atteggiamento, fin qui mantenuto, di arrogante chiusura al dialogo: da qui la scelta di non procedere per decreti sull'Università, da qui il clima più disteso nei rapporti con le Regioni, con la decisione di accantonare l'ipotesi di un loro commissariamento per gli interventi sulla rete scolastica, dei quali, peraltro, si profila opportunamente un rinvio.
Siamo tuttavia ancora molto lontani da quanto chiesto con lo sciopero e la manifestazione del 30 ottobre: le misure sulla scuola contenute nella manovra economico-finanziaria e quelle sul "maestro unico", sulle quali resta il nostro più fermo dissenso, devono essere profondamente riviste, perché inaccettabili e insostenibili.
Se si confermano i tagli agli organici, la stessa decisione di rinviare l'intervento sui plessi scolastici, in sé positiva, rischia di alimentare altrove il sovraffollamento delle classi.
La politica scolastica non può essere dettata solo dalle esigenze e dalle scelte del ministro dell'Economia: per questo ribadiamo al Governo la richiesta, contenuta nella piattaforma dello sciopero, di aprire col sindacato un tavolo di confronto, ma di confronto vero.
A quel tavolo, infatti, non ci si potrà limitare a discutere le modalità di attuazione delle norme già approvate: si dovranno invece rivedere complessivamente obiettivi, tempi e procedure della manovra, altrimenti destinata a stravolgere pesantemente il sistema di istruzione pubblica statale.
Nel frattempo manteniamo lo stato di mobilitazione della categoria, pronti a riprendere e intensificare le azioni di lotta se non avremo quelle risposte tempestive, chiare e credibili attese non solo dagli operatori della scuola, ma anche dalle famiglie.
Roma, 6 novembre 2008
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola