TARSU: ancora minacce di pignoramento
L'Anp scrive al Ministro degli Affari Regionali
[29-10-2007]
Dopo quanto accaduto alle scuole della provincia di Lecce sembrano estendersi ad altre parti del territorio nazionale le azioni da parte dei comuni per il recupero forzoso del debito accumulato dalle scuole per il mancato pagamento di quanto dovuto (in tutto o in parte) ai comuni stessi per la tassa di rimozione dei rifiuti.
Ci pervengono infatti segnalazioni puntuali dalle provincie di Forlì-Cesena e di Cuneo.
Per questo l'Anp - dopo le lettere inviate ai ministri dll'Istruzione e dell'Interno e coerentemente con quanto esposto nel corso dell'ultima runione tenustasi presso il MPI- ha deciso oggi di estendere la sua denuncia anche al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, On.le Linda Lanzillotta, cui ha inviato la lettera riportata in allegato, nella quale si richiama la necessità di impegni urgenti a salvaguardia dell'autonomia delle scuole, correlati alla gravità della situazione che si va profilando.
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Roma, 29 ottobre 2007
On. Linda Lanzillotta
Ministro per gli Affari Regionali
e le Autonomie Locali
via della Stamperia, 7
00187 Roma
Oggetto: Azioni esecutive forzose da parte dei Comuni nei confronti delle scuole.
Onorevole Ministro,
pervengono a questa organizzazione sindacale segnalazioni – accompagnate da precisi riscontri – circa azioni esecutive forzose poste in essere da Agenzie di riscossione Comunali di diverse regioni italiane nei confronti di istituzioni scolastiche.
Tali azioni si concretizzano nel pignoramento dei conti correnti delle scuole presso gli istituti bancari che ne gestiscono il servizio di tesoreria e discendono dal mancato pagamento delle cartelle esattoriali relative alla tariffa di igiene ambientale (ex TARSU).
Come Ella sa, le scuole non hanno potuto pagare i tributi in questione, in quanto il Ministero dell’Istruzione non ha mai provveduto ad assegnare i fondi relativi: e quando lo ha fatto, in una sola circostanza, ha erogato solo parziali anticipi. Considerati anche i tagli che sono intervenuti negli
scorsi anni nei fondi di funzionamento attribuiti alle istituzioni scolastiche, è ormai frequente che l’importo della menzionata tariffa superi da solo l’intera dotazione di bilancio annuale.
Di tale situazione le scuole non portano alcuna responsabilità: né si può chiedere loro di imporre alle famiglie di farsi carico degli oneri relativi o di bloccare tutte le attività per far fronte a questa sola esigenza. Eppure è esattamente quel che sta accadendo: i pignoramenti operati pongono le
istituzioni interessate nella impossibilità di far fronte alle spese del proprio funzionamento didattico, con gravi riflessi sul servizio di istruzione e con conseguenze anche sul pagamento dei supplenti.
Il Parlamento si sta facendo carico del problema, attraverso il disegno di legge Bersani-ter, che, fra le altre misure, si propone di sollevare le scuole dall’onere per il pagamento diretto, a partire dal 2008. Appare paradossale che, proprio nel momento in cui il legislatore prende atto
dell’impossibilità per le scuole di sostenere questo carico finanziario, altri organi della Repubblica pongano in essere iniziative di riscossione forzosa dei crediti maturati. Iniziative che, al di là della loro correttezza formale (tutta da verificare), si traducono di fatto nella negazione di un diritto
costituzionalmente garantito, quale è quello dell’istruzione.
Mi rivolgo a Lei, Signor Ministro, nella sua qualità di soggetto istituzionale competente nel raccordo fra lo Stato e le Autonomie Locali, affinché si adoperi per fermare l’ulteriore procedere di tali iniziative e provveda – attraverso le opportune iniziative in sede di Conferenza Stato-Città, o
altre che riterrà opportune – a restituire alle scuole la necessaria serenità operativa.
Certo di poter contare sulla sua ben nota sensibilità istituzionale, attendo un cenno di rassicurazione a nome dei dirigenti delle scuole colpite e nell’interesse dei nostri giovani.
Mi è gradita l’occasione per porgerle distinti saluti.
Giorgio Rembado
Presidente nazionale Anp