Cittadinanzattiva: Riforma scuola e classi per stranieri

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Cittadinanzattiva: Riforma scuola e classi per stranieri

Messaggiodi edscuola » 16 ottobre 2008, 7:43

Cittadinanzattiva su riforma della scuola e classi per stranieri: provvedimenti contraddittori e destabilizzanti. Non è questa la scuola che vogliamo.

“Classi separate per stranieri mentre si introduce l'educazione civica; dimensionamento delle scuole dopo aver deciso la apertura pomeridiana degli istituti. E’ davvero una riforma contraddittoria e destabilizzante”, è quanto dice Cittadinanzattiva in riferimento agli ultimi due provvedimenti sulla scuola adottati con il decreto 154 del 7 ottobre sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche e alla mozione per le classi di inserimento per studenti stranieri.

“Quello che ci impressiona è la mancanza di un disegno strategico di fondo. Ogni giorno c’è qualche provvedimento adottato di imperio, qualche volta in contrasto con i precedenti, e di sicuro sempre senza alcun accordo con gli enti locali, in barba alla sussidiaretà e al federalismo di cui questo governo si è fatto promotore”, afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice della scuola di Cittadinanzattiva.

“Il dimensionamento delle istituzioni scolastiche era già previsto da un Dpr del 1998 e dovrebbe riguardare esclusivamente Presidenze ed uffici amministrativi. Su questo non possiamo che essere d’accordo, in vista di una razionalizzazione delle spese e delle strutture. Ma se si decidesse di toccare gli istituti scolastici con meno studenti, il rischio esiste ed allora, come facemmo per la chiusura dei piccoli ospedali, chiediamo che il Governo si impegni, in accordo con gli enti locali, per garantire maggiori servizi ai cittadini: non si può chiudere una scuola senza dotare le comunità locali di adeguati sistemi di trasporto o di mense che allevino il disagio di chi sarà costretto a viaggiare. Tra l’altro, quando si chiude una scuola il rischio è che i ragazzi siano privati di luoghi di incontro e condivisione: misura in contrasto con la necessità di puntare sul tempo pieno e sulla apertura pomeridiana delle scuole, che il Ministro Gelmini ha più volte ribadito come centrale nella sua riforma. E altrettanto contraddittoria con questo principio è quello di ieri di istituire classi separate per studenti”.
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