CISL Scuola Bari: Invito alle istituzioni 3 ottore 2008

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Provincia di BARI

Si invitano i Consigli Comunali ad aprire un dibattito sulle gravi problematiche del Sistema Scolastico e delle conseguenze che i provvedimenti introdotti dalla L. 133 e dal decreto 137 produrranno sulla qualità dell'offerta formativa e sui livelli occupazionali della nostra Provincia.
Il futuro scolastico e professionale dei nostri giovani, il loro disagio e i problemi quotidiani che la scuola pugliese è costretta ad affrontare, hanno bisogno in questo momento di un'attenzione particolare.
La richiesta di ordini del giorno e di convocazioni dei consigli sul tema “SCUOLA” , intende promuovere una campagna di sensibilizzazione bipartisan a difesa di un bene comune , che consideri anche gli eventuali sprechi ma che sia in grado di definire interventi di reale efficacia .
Gli studenti, le famiglie, il personale scolastico e i rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico possono insieme costruire un' idea di “Buona Scuola”per tutti e per ciascuno.


P.S. Una riflessione di un Maestro del nostro secolo
"Facciamo l'ipotesi che ci sia un partito dominante, il quale però formalmente ha voluto rispettare la Costituzione. Non vuole fare la marcia su Roma ma vuol istituire una larvata dittatura...Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali.
Allora il partito dominante comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. E comincia a favorire le scuole private".
Piero Calamandrei, Discorso al III congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale.

Roma, 11 febbraio 1950.

Segr. Gen. Prov. Cisl Scuola Bari
f.to Maddalena Gissi

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ORDINE DEL GIORNO SUL DIRITTO ALLO STUDIO

Il Consiglio Comunale...................., riunito a.......... il giorno ............... 2008,

Premesso che:

il provvedimento (dl 137), del Ministro Gelmini interviene radicalmente sull'organizzazionescolastica , attraverso la riduzione del tempo scuola e del personale titolare e che la prevenzione degli abbandoni e della dispersione scolastica deve rientrare tra gli obettivi del Governo in quanto la crescita del paese risente della mancanza di istruzione e della possibile appartenenza a fasce a rischio di devianza e/o di delinquenza organizzata;
Considerato
in Puglia, come in tutto il Mezzogiorno, c'è un elevato tasso di dispersione che si attesta su 5.927 ragazzi che hanno nel 2006-07 abbandonato la scuola su 564.097, con una percentuale di ragazzi a rischio di dispersione che si attesta su 53.933 , (con frequenze saltuarie e ripetenze annuali);
Tenuto conto
il numero degli alunni per classe sarà incrementato a seguito dei provvedimenti del ministro con un aumento di un punto percentuale del rapporto alunni docenti e in Puglia gli alunni sono 661.596, i posti 63.354 e il rapporto alunni – docenti sarà di 11,44 a fronte di un dato nazionale di 10,97;
Visto che
in Puglia , per la sola scuola primaria, gli alunni sono 208.403 e i posti 19.256 con un rapporto 11,82 primato negativo a livello nazionale che vede lo stesso rapporto attestato su 10,68 e che la diminuizione nel triennio dei docenti per effetto del provvedimento contenuto nell'art. 64 della L.133 , a livello Nazionale sarà di 70.725, in Puglia di 5.537 e solo nella primaria di 1.629 docenti ; nello specifico la provincia di Bari ha un rapporto alunni classe più alto in assoluto;
Valutato che
i problemi del sovraffollamento delle classi e dell'unicità dell'insegnante in età quale quella tra i 5 e i 10 anni , hanno gravi ripercussioni su tutto il percorso scolastico e alimentano il rischio di perdita di interesse e di motivazione , specialmente tra i bambini e le famiglie in condizione di disagio socio-ambientale e che la situazione problematica della scuola pubblica statale sovraffollata numericamente condiziona le scelte delle famiglie e crea grossi problemi di discriminazione sociale;
Invita
Il Ministro della Pubblica Istruzione, il Ministro dell’Economia e delle Finanze e le Istituzioni competenti in materia a valutare l’opportunità di adottare una profonda revisione dei contenuti del dl 137/08, a partire dall’art. 4, con la conseguente esclusione dal piano programmatico degli interventi di cui all’art. 64 della legge 133/08 di ogni riferimento al maestro unico e al tempo scuola di 24 ore nella scuola primaria;
Sollecita
il ripristino delle condizioni che consentano un reale confronto sui provvedimenti attuativi dell’art. 64 della legge 133/08, attraverso una revisione degli obiettivi, sui quali non esiste attualmente alcun margine di condivisione, e la garanzia di una verifica periodica della sostenibilità degli interventi stessi in termini di efficacia e qualità del servizio.