da Corriere della Sera
Università, prove di ammissione truccate a Medicina e Odontoiatria
Test truffa a Bari, vincono gli «onesti»
Il Tar della Puglia: valide le prove di selezione, ma non per gli studenti indagati «identificati o da indentificare»
BARI - Il Tar della Puglia ha accolto il ricorso degli studenti «onesti» contro il decreto del rettore dell'Università di Bari, firmato dal rettore Corrado Petrocelli, col quale erano state annullate le selezioni per l'accesso ai corsi - a numero chiuso - di Medicina e Odontoiatria del 4 e 5 settembre. Ciò significa che i test verranno ritenuti validi per gli studenti che non erano stati accusati di aver superato le prove, secondo l’accusa, avendo ricevuto le risposte ai quesiti dall’esterno, sui propri telefonini.
In pratica, dopo la sentenza del Tar, sono da considerarsi valide le prove sostenute per l'accesso ai corsi di Medicina e Odontoiatria, ma non per «i candidati indagati già identificati e/o da identificare dalla procura della Repubblica». Nei loro confronti l'Università dovrà invece adottare «provvedimenti di esclusione».
Dei 206 ricorsi presentati al Tar pugliese, circa una quindicina erano stati presentati dagli studenti indagati, che ricorrevano contro il decreto del rettore sia contro il decreto di annullamento delle prove sia per essere stati esclusi dai nuovi test perché indagati.
I giudici del Tar della Puglia avevano preannunciato a metà mattina una sentenza «in forma semplificata» decidendo direttamente nel merito sulla questione dei test-truffa del 4 e 5 settembre. Il ricorso all'istituto della sentenza semplificata è previsto quando è lampante la fondatezza o l'infondatezza della controversia.