Unico obiettivo del Governo: ridurre la spesa per l'istruzione ... e il "tempo pieno" scompare ... - Dichiarazione di F. Scrima
Il Piano Programmatico consegnato ieri è molto diverso da quello presentato venerdì scorso e pubblicizzato sui media. E' diverso, in particolare, proprio sulla questione più enfatizzata dal ministro, quella del "tempo pieno".
Il "tempo pieno" scompare persino nella terminologia, e si trasforma in una possibilità di estensione dell'orario normale, in un contesto di notevole confusione organizzativa. Altro che aumento fino al 50%: in realtà quella a cui stiamo assistendo è la cancellazione del vero "tempo pieno".
Il maestro unico si conferma come modello di riferimento per tutta la scuola primaria, a prescindere dalle diverse opzioni orarie, con un effetto di trascinamento sulla scuola dell'infanzia. La possibilità di una sua espansione, molto attesa dalle famiglie, si fa discendere infatti da una scelta preferenziale per il modello a orario ridotto, con una sola maestra.
Secca la riduzione a 29 ore per la scuola media, destinata a pagare un altissimo prezzo sugli organici. Le superiori subiscono una generale riduzione di orari, spacciata per riforma degli ordinamenti.
Per il taglio netto del 17% sul personale ATA non ci si preoccupa nemmeno di fornire la benché minima motivazione.
La riduzione della spesa per l'istruzione, al di là degli spot mediatici, è in realtà l'unico obiettivo che il Governo è interessato a perseguire.
Roma, 26 settembre 2008
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola