Alla Segreteria VII Commissione Permanente
Camera dei Deputati
Audizione Cisal Scuola del 16 settembre 2008 dell’esame in sede referente del disegno di legge riguardante “Conversione in legge del decreto legge 1° settembre 2008, n 137, recante disposizioni ungenti in maniera di Istruzione ed Università.
In merito ai contenuti relativi al decreto legge 1° settembre 2008, n 137, la Cisal Scuola rappresenta la seguente memoria sui temi dell’audizione:
- condivide il ripristino del valore abilitante della laurea in scienze della formazione primaria e la scelta di assegnare ai docenti la valutazione anche del comportamento degli alunni, provvedimento che si pone in continuità con la precedente produzione normativa volta ad accrescere la serietà e il rigore negli studi. Allo stesso modo ritiene condivisibili le norme che riguardano la destinazione di una quota oraria all'approfondimento delle conoscenze e competenze su cittadinanza e costituzione,
così come gli interventi volti ad alleggerire le spese sostenute dalle famiglie per l'acquisto dei libri di testo;
- esprime netto dissenso relativamente all’introduzione dell’“insegnante unico per classe nella scuola primaria” (art. 4).
Il decreto del Ministro Gelmini che prevede l’abolizione della positiva esperienza del “modulo”, va ad intaccare una scuola primaria che ha rappresentato fino a ieri un fiore all’occhiello del nostro sistema educativo. La figura del maestro unico era stata superata definitivamente, estendendo a tutta la scuola l’esperienza di collaborazione e condivisione di responsabilità tra docenti che era maturata nel tempo pieno. La pluralità docente ha permesso ai maestri e alle maestre di approfondire la conoscenza disciplinare e ha rafforzato lo spirito di collaborazione, rendendo la scuola elementare una comunità di conoscenze. Tale riforma della scuola elementare non era motivata da politiche occupazionali ma rispondeva alle esigenze di adeguare l’intervento della scuola ai nuovi bisogni formativi indotti da una realtà sociale in profonda trasformazione e di potenziare la formazione di base quale condizione per i successivi apprendimenti.
La Cisal Scuola ritiene, quindi, che l’art. 4 del decreto legge n. 137 vada in una direzione di annullamento di un sistema di istruzione pubblica statale che fino ad oggi ha rappresentato un modello positivo. Inoltre tale provvedimento produrrà inevitabilmente tagli agli organici, con conseguente diniego del diritto al lavoro per meri calcoli di natura ragionieristica. Dietro questi numeri, infatti, ci sono centinaia e centinaia di lavoratori precari, padri e madri di famiglia, ai quali il Governo dà il benservito, nonostante il Parlamento, con le leggi finanziarie del 2007 e 2008, ne avesse deciso la stabilizzazione (150.000 docenti e 30.000 ATA in un triennio). Alla luce di quanto esposto la Cisal Scuola invita la Commissione a rivedere le proprie posizioni in merito all’insegnante unico nella scuola primaria e ribadisce il proprio dissenso.
Con l’augurio che la Scuola Italiana possa produrre ancora e sempre di più frutti cognitivi ricchi di senso educativo, riteniamo che ai nostri giovani, al personale della scuola al di là delle stagioni politiche, servono certezze, strumenti, opportunità, e investimenti, senza i quali non si va da nessuna parte.
IL SEGRETARIO GENERALE Cisal Scuola
- Prof. Raffaele Di LECCE -