Sindacati aperti al confronto. Toni differenti sul merito

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Sindacati aperti al confronto. Toni differenti sul merito

Messaggiodi edscuola » 7 agosto 2008, 8:13

da TUTTOSCUOLA

Incontro al ministero sulla manovra
Sindacati aperti al confronto. Toni differenti sul merito

Incontro senza scontri ieri al ministero dell'istruzione tra il ministro Gelmini e i sindacati della scuola.

La posizione più dura è quella della Cgil-scuola che, pur dichiarando la partecipazione agli annunciati tavoli tecnici di settembre, ha dichiarato per bocca del segretario Panini che assumerà "una posizione di opposizione e contrasto ad una manovra che non solo non condividiamo ma che consideriamo di una gravità fino ad ora sconosciuta. Il Ministro Tremonti, il Governo e la maggioranza hanno cucito sulla scuola un cappotto soffocante"....perché "con questa manovra economica il sistema scolastico entra in una situazione di emergenza che non solo assorbirà ogni sforzo ma che segnerà profondamente, ed in peggio, i prossimi anni.

Aperto al confronto si è dichiarato anche lo Snals, per voce del suo segretario Nigi, perché è questo un modo per governare i processi. Nel merito, però, anche il sindacato autonomo è stato critico verso la manovra che "ha creato contraddizioni palesi tra necessità di investire nell'istruzione per migliorarne la qualità e i tagli previsti negando quanto affermato dallo stesso Ministro che l'istruzione deve esser vista come "infrastruttura" necessaria del Paese e, quindi, investimento e non spesa". Secondo lo Snals i tagli ipotizzati comportano conseguenze insopportabili per la scuola.

Toni concilianti da parte della Uil-scuola che ha dichiarato per voce del segretario confederale Loy e del segretario della Uil scuola, Di Menna, che "è stata una riunione proficua".

La Uil ha messo fortemente in evidenza nel corso del riunione che non si può pensare di garantire la qualità del sistema scolastico riducendo la spesa per l'istruzione e che non si può più procedere con il sistema dei ‘tetti di spesa' senza tenere conto di quella che è la situazione reale delle scuole.

Per quanto riguarda gli interventi di razionalizzazione e di riorganizzazione del sistema - ha detto Di Menna - bisogna abbandonare la dannosa politica che ha fissato i tetti di spesa e di conseguenza le ricadute sul personale e sulle scuole; occorre ‘prima' vedere concretamente dove e come si può intervenire.

Per quanto riguarda l'Anp, l'Associazione presidi, la valutazione della manovra è complessivamente positiva e, per intervento del suo presidente, Rembado, ha confermato pieno consenso sui principi, già illustrati dal ministro alle commissioni parlamentari e posti a fondamento della sua azione di governo, rispetto ai quali si augura non ci siano arretramenti in sede di predisposizione delle norme e delle decisioni politiche. Per quanto attiene al merito dell'art. 64, l'Anp è disponibile a proseguire il confronto in qualsiasi altra sede e ha poi sottolineato la necessità di investire le economie, prodotte attraverso la manovra, all'interno del sistema d'istruzione, con riguardo alle molteplici esigenze che quotidianamente si manifestano: basterebbe pensare ai trasferimenti ordinari alle scuole, decurtati negli ultimi anni del 70%, allo stato di fatiscenza dell'edilizia scolastica, alle condizioni delle attrezzature, delle strumentazioni e delle nuove tecnologie ancora largamente da introdurre.
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