Gelmini, non chiuderanno le scuole dei piccoli paesi

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Gelmini, non chiuderanno le scuole dei piccoli paesi

Messaggiodi edscuola » 1 agosto 2008, 16:21

da LASTAMPA.it

Gelmini, non chiuderanno le scuole dei piccoli paesi


Alla formazione professionale pari dignità dei licei


ROMA
«È possibile ottenere un contenimento della spesa scolastica pur elevandone la qualità». Lo ha dichiarato il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini durante la sua audizione di in commisione Cultura, Scienza e Istruzione. «Le scuole deli piccoli paesi - ha affermato il ministro - non chiuderanno». Tra i cambiamenti necessari figura la rivisitazione degli orari scolastici: «La nostra scuola - ha spiegato Gelmini - è tra quelle con il maggior numero di ore senza però conseguire il maggior livello di istruzione o di apprendimento».

Il ministro fa chiarezza anche sull’obbligo d’istruzione: «L’emendamento introdotto nel decreto legge 112 non modifica l’obbligo d’istruzione che rimane a 16 anni e non viene abbassato a 14 come, in una prima lettura, qualcuno aveva detto. Viene aumentata la libertà di scelta degli studenti perchè, semplicemente, si prevede che l’adempimento dell’obbligo d’istruzione possa avvenire anche attraverso i percorsi della formazione professionale».

Sui corsi di formazione professionale Mariastella Gelmini dice: «Condivido la preoccupazione per la loro qualità, al punto tale da essere stati oggetto di tutti i miei incontri con gli assessori regionali. Gli indicatori di qualità già ci sono, va però garantito il controllo della loro applicazione. La formazione professionale è sicuramente diversa da quella offerta dal liceo, ma credo debba avere pari dignità. La pari dignità - ha spiegato il ministro - dipende anche dalla qualità dei corsi. E necessario, quindi, controllare il modo in cui vengono accreditate le strutture preposte allo svolgimento di tali corsi».

Parlando dei singoli cicli di scuola Mariastella Gelimi ha detto che «la scuola primaria ha buoni standard di qualità». Diversa, invece, è la situazione della scuola secondaria di primo grado. «Non è in grado di garantire un buon livello della didattica - ha affermato il ministro - credo che questo sia proprio uno dei motivi che conduce alla dispersione scolastica. La scuola media - ha aggiunto - deve anche preparare i ragazzi al passaggio alla scuola superiore».

La riforma Moratti prevede la figura del tutor che Mariastella Gelmini dice di condividere: «La funzione tutoriale è necessaria, anche per poter rispondere in modo puntuale e personalizzato ad un’emergenza educativa. Il tutor potrebbe anche servire a raggiungere la necessaria sinergia tra famiglia, professori e studenti. La famiglia, infatti, deve tornare ad essere presente nel percorso formativo dei propri figli».
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