MIUR - Le proprietà di Riina e Brusca saranno scuole

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MIUR - Le proprietà di Riina e Brusca saranno scuole

Messaggiodi edscuola » 29 luglio 2008, 10:17

Accordo operativo Miur - Agenzia del Demanio
Le proprietà di Riina e Brusca saranno scuole
Roma, 26 luglio 2008

Il ministro Mariastella Gelmini, il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso e il direttore dell'Agenzia del Demanio Elisabetta Spitz hanno presentato questa mattina a Palazzo Chigi l'Accordo operativo tra il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e l'Agenzia del Demanio, grazie al quale 230 beni confiscati alla criminalità in tutta Italia verranno assegnati alle scuole per progetti educativi e di formazione professionale.

Le procedure saranno seguite utilizzando il protocollo nazionale dei beni confiscati proposto dal Commissario straordinario per la confisca dei beni della Mafia Antonio Maruccia.

Con questo accordo viene istituito anche un tavolo tecnico di confronto tra Miur e Agenzia del Demanio per coordinare le attività per la realizzazione dei progetti.

Una prima analisi riguarderà 230 immobili:

* 120 abitazioni
* 41 locali
* 40 fabbricati
* 29 capannoni

Il 90% dei beni si trova nel Sud dell'Italia, e di questi il 60% è in Sicilia.

Diventeranno scuole di formazione professionale i beni confiscati in Sicilia ai boss della mafia Salvatore Riina, Giuseppe Brusca, Angelo Siino, Gaetano e Giuseppe Sansone, le case di De Benedittis e Nicoletti della banda della Magliana, sequestrate nel Lazio e in Abruzzo e le case confiscate a Castel Volturno a Francesco Rea.

Di seguito alcuni esempi di beni confiscati che andranno alle scuole:

* due locali di Salvatore Riina a Palermo, uno di circa 500 mq, l'altro di più di 1.000 mq;
* una masseria di Giuseppe Brusca a Monreale (PA), di circa 1.000 mq;
* un fabbricato di 3 piani nel comune di Grottaferrata (RM), confiscato ad Aldo De Benedittis della banda della Magliana, grande più di 1.000 mq, con un terreno circostante di circa 3.000 mq;
* locale magazzino a Palermo, confiscato ad Angelo Siino, grande circa 500 mq;
* villa in provincia di Vibo Valentia, confiscata a Leone Soriano, di circa 600 mq;
* sei appartamenti a Catania, confiscati alla famiglia Vasta;
* fabbricato di circa 1.000 mq confiscato a Bagheria (PA) a Francesco Bruno.
* fabbricato di 3 piani grande 300 mq confiscato a Vincenzo Piazza a Mazzara del Vallo (TP).
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Più scuole meno mafia: I primi due progetti

Messaggiodi edscuola » 29 luglio 2008, 10:19

Più scuole meno mafia
I primi due progetti

Campania - Le Mozzarelle di bufala “Dalla scuola alla tavola”

Come primo esempio di riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata vengono presentate oggi le mozzarelle di bufale dell’agroaversano, zona della Campania nota per essere il feudo del clan camorristico dei Casalesi.
A partire da ottobre, infatti, le mozzarelle saranno prodotte nelle aziende bufaline confiscate grazie alla collaborazione tra le cooperative sociali e gli Istituti Alberghieri del territorio, coniugando da un lato il riutilizzo del bene all’offerta di esperienze lavorative per i giovani, dall’altro il fermo rispetto degli standard di produzione all’opportunità di uno sviluppo economico libero dal giogo della criminalità.

Sicilia - Il Laboratorio creativo “Banco di Prova – Coloriamo la legalità”
A Palermo e in Sicilia, all’interno dei beni confiscati a Totò Riina, Giovanni Brusca e Angelo Siino, verranno allestiti veri laboratori creativi a disposizione delle scuole dove le studentesse e gli studenti potranno mettere alla prova le proprie capacità artistiche in musica, arte, grafica, scrittura, teatro. Verranno inoltre realizzate e promosse mostre a tema di arte giovanile.
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