CIDI: Comunicati 18 luglio 2008

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CIDI: Comunicati 18 luglio 2008

Messaggiodi edscuola » 20 luglio 2008, 16:52

Il Cidi aderisce al sit-in indetto dai precari della scuola il prossimo 23 luglio, in piazza Montecitorio, dalle 11 alle 17.

Per contrastare la politica dei tagli agli organici e tutelare i propri diritti tutte le associazioni, i comitati, i gruppi e le organizzazioni dei precari hanno annunciato questa forma di protesta, con la quale chiederanno il ritiro degli articoli che riguardano la scuola contenuti nel d.l. n. 112. Chiederanno anche a tutte le istituzioni di individuare forme che tutelino tutti coloro che sono inseriti nelle graduatorie ad esaurimento.

Infatti, in assenza di specifiche garanzie, le possibilità di entrare in ruolo degli attuali precari si ridurranno molto soprattutto per la progressiva riduzione di posti.

La condizione di precarietà di chi insegna ne mortifica l’impegno, ne avvilisce il desiderio di riqualificazione in servizio, priva gli alunni e le famiglie di certezze e non garantisce la continuità didattica.

Roma, 18 luglio 2008
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Gli insegnanti dicono no

Messaggiodi edscuola » 20 luglio 2008, 16:53

Gli insegnanti dicono no

Un emendamento al decreto n. 112 in discussione in queste ore alla Camera prevede che si possa assolvere l’obbligo scolastico anche nel sistema regionale della formazione professionale e nei percorsi triennali istituiti dal ministro Moratti, attualmente sperimentali.

Si tratta di un vero e proprio attacco alla scuola pubblica. L’assolvimento dell’obbligo nel sistema di istruzione infatti è garanzia di una scuola inclusiva che, secondo costituzione, dia a tutti gli alunni strumenti culturali in grado di reggere alle sfide della contemporaneità. La reintroduzione del doppio canale a 14 anni inoltre rende meno inclusiva anche la scuola che precede.

In questo modo si rompe l’unitarietà del sistema scolastico, si crea di fatto un canale di serie b che ci riporta indietro nel tempo, ad una scuola di tipo classista, che di fatto separa gli alunni per reddito e provenienza sociale. Infatti, tutte le ricerche ci dicono che l’insuccesso scolastico è legato in gran parte alla provenienza sociale degli alunni e al livello culturale dei genitori. Sarebbe questo lo scatto d’orgoglio del ministro Gelmini? Un Paese che torna indietro in fatto di istruzione rispetto a tutti gli altri Stati europei?!

Ebbene, il nostro scatto d’orgoglio consiste nel protestare a gran voce contro questa politica irresponsabile e sconsiderata, che punta alla distruzione e allo smantellamento della scuola pubblica: tagli indiscriminati, revisione di ordinamenti, organizzazione e didattica, attacchi continui agli insegnanti, precarizzazione generalizzata e privatizzazione selvaggia di tutto il sistema: questo è il programma di questo governo sulla scuola.
Gli insegnanti dicono no.

Roma, 18 luglio 2008
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