Voto in condotta, i presidi: ipotesi opportuna

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Voto in condotta, i presidi: ipotesi opportuna

Messaggiodi edscuola » 14 luglio 2008, 20:12

da Il Messaggero

Voto in condotta, i presidi: ipotesi opportuna
Genitori democratici: idea improponibile


ROMA (14 luglio) - Il presidente dell'Associazione nazionale presidi, Giorgio Rembado, è favorevole all'idea di un ritorno del voto in condotta ai fini della promozione, promossa dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Rembado ritiene «opportuno» un ripensamento generale sul tema rispetto agli ultimi anni: «La svalutazione del comportamento degli studenti ha portato risultati negativi sia nella crescita della disciplina degli alunni che nella loro educazione - ha dichiarato - Ritornare semplicemente al passato è difficile. Occorre quindi una riflessione e una discussione seria sulla questione, che porti a individuare le modalità più adeguate per ridare peso a questa valutazione aggiuntiva».

Genitori democratici: idea improponibile. Reazione opposta quella del coordinamento dei genitori democratici: «Il ritorno del 7 in condotta è improponibile. Non è con gli schemi sanzionatori che si risolvono i problemi della scuola». Questo il commento dell'organizzazione sull'ipotesi di reintrodurre il voto in condotta ai fini della promozione. «Si tratta di un'idea abbastanza retrò che provocherebbe soltanto spaccature e conflitti. Esiste già una rete che sancisce i diritti e i doveri degli studenti. Non occorrono nuove sanzioni».

L'Unione degli studenti ricorda invece come il voto di condotta ai fini della bocciatura sia stato abolito con l'istituzione dello statuto dei diritti degli studenti, una grande conquista del movimento studentesco e della democrazia nelle scuole:«Tornare ai vecchi decreti regi, istituiti sotto la disciplina fascista, ci sembra un ritorno al passato che già il ministro Moratti aveva provato a mettere in atto, senza successo - afferma l'associazione studentesca - . Per questo promettiamo battaglia non solo per difendere i diritti sanciti, ma soprattutto per il rispetto degli stessi. Oggi, migliaia di scuole non distribuiscono il testo dello statuto violando la legge, per questo chiediamo al ministero delle risposte su questa illegalità diffusa, nella speranza che anche i diritti degli studenti vengano davvero rispettati».

Studenti di sinistra: il governo sia serio. Per cambiare davvero la scuola italiana «serve serietà, in primo luogo di chi governa». Questo il commento degli "Studenti di Sinistra": «Nel silenzio della pausa scolastica estiva, il ministro Gelmini e questo Governo stanno tentando, dichiarazione dopo dichiarazione, di demolire l'intero impianto costituzionale della scuola italiana con soluzioni mediatiche - affermano in una nota - Noi studenti siamo contrari a questi atteggiamenti del Governo, che vedono nella scuola soltanto una fonte di sprechi, su cui tagliare e risparmiare, e gli studenti come una generazione di bulli da criminalizzare».
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