iPod e Podcast, dunque studio

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iPod e Podcast, dunque studio

Messaggiodi edscuola » 19 ottobre 2007, 16:39

da Il Messaggero

iPod e Podcast, dunque studio
di Vincenza De Iudicibus

ROMA (19 ottobre) - Scuola e nuove tecnologie: a sentir parlare di cellulari, iPod e dispositivi elettronici di vario genere vengono subito in mente video con professori derisi, ragazzi che arrivano in classe in bici o studentesse che improvvisano spogliarelli nei bagni. Ma se è notizia un video scandalo su You Tube, dovrebbe esserlo anche il fatto che, per tanti, gli ultimi gingilli tecnologici sono diventati strumento indispensabile per facilitare gli studi, come lo sono già da tempo Internet e pc.

L’iPod nelle scuole. Ultima novità in questo senso è l’iPod, particolarmente diffuso per l’ascolto della musica e, da qualche tempo, anche per ripetere una lezione di letteratura, filosofia, economia. E magari per ripassare la Seconda guerra mondiale mentre si aspetta l’autobus, in previsione di un’interrogazione. Oggi è infatti possibile scaricare, in modo automatico e libero, file audio e video messi a disposizione in rete.

La rivoluzione del Podcast. E’ la rivoluzione del “Podcasting” (Personal Option Digital Casting), che per molti studenti è già diventato un alleato prezioso e un valido supporto nello studio delle materie più ostiche. Il Podcast altro non è che una serie di file audio e video messi in rete. Così, sul sito Studenti.it ad esempio, è possibile trovare riassunti in mp3 di classici italiani e stranieri (Narciso e Boccadoro di Hermann Hesse, Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway, Il nome della rosa di Umberto Eco, etc.), vita e opere di figure rappresentative del panorama letterario italiano. E poi, ancora, correnti filosofiche e artistiche, la storia suddivisa per eventi e protagonisti, le principali nozioni dell’economia. Il tutto correlato con la possibilità, concessa agli studenti, di segnalare un argomento da aggiungere alla biblioteca audio.

Non solo alle superiori. Attraverso il progetto iTunesU (promosso da Apple), scuole primarie, istituti superiori e università possono creare una pagina personalizzata su iTunes Music Store, attraverso la quale distribuire gratuitamente ai propri utenti lezioni audio e video, da visualizzare su Pc, Mac o iPod. Alcuni atenei italiani, come l’Università della Tuscia, hanno messo in rete le prime lezioni in podcast, mentre nelle scuole primarie uno dei progetti più interessanti è quello realizzato dal circolo didattico di Manzano (Udine), in collaborazione con la rete dei Ragazzi del Fiume, per insegnare friulano, sloveno, inglese, tedesco e spagnolo ai bambini. Inoltre, la stessa Apple sta collaborando con il Miur (il Ministero dell’Università e della Ricerca) per fornire una piattaforma podcast a tutte le scuole italiane.

Succede in America. In Italia, però, non si parla ancora dell’utilizzo dell’iPod nelle scuole. Cosa che invece accade Oltreoceano. Il distretto scolastico di Union City (New Jersey) ospita una vasta popolazione di studenti madrelingua spagnoli ai quali, anche a causa delle risorse economiche ridotte, i professori insegnano l’inglese partendo da canzoni e testi. L’iniziativa, raccontata dal New York Times, ha raccolto il pieno consenso dei genitori, che ne chiedono adesso l’allargamento ad altre classi. Nell’articolo si specifica, però, che le scuole del distretto vietano l’introduzione in classe di iPod di proprietà degli studenti, per evitare distrazioni e furti. Come dire: tecnologia sì, ma nella giusta dose.
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