Più bocciati e più promossi: i nuovi debiti falliscono

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Più bocciati e più promossi: i nuovi debiti falliscono

Messaggiodi edscuola » 23 giugno 2008, 17:35

da Il Messaggero

Più bocciati e più promossi: i nuovi debiti falliscono
di Anna Maria Sersale


ROMA (23 giugno) - C’è più rigore, aumentano i bocciati, ma la politica sul debito scolastico è fallita. La scuola non ce l’ha fatta ad affermare il merito. I bocciati nel 2007 sono stati il 13,7%. La percentuale quest’anno è salita al 21,5%, registrando una crescita del 7,8%. Un segno di rigore, certo. Ma è più che dimezzata la percentuale degli studenti con debiti formativi: dal 41% del 2007 (il picco al primo anno è stato del 42,3%) sono passati al 17,5% del 2008, con un calo del 23,5%. Non che il richiamo alla severità non sia stato condiviso. Tuttavia al momento degli scrutini i professori hanno invertito rotta. Ed è crollato il numero degli studenti con debiti. Improvvisamente tutti bravi? I sette studenti su dieci che alla fine del primo quadrimestre avevano insufficienze in più materie hanno recuperato al punto da dimezzare il deficit? No, parte delle carenze sono state recuperate però restano vistosi buchi. Dunque, non c’è stato alcun miracolo. Le scuole se la prendono con il decreto Fioroni: «Era confuso e non applicabile, abbiamo cercato una scappatoia». Strette tra la minaccia dei ricorsi al Tar (per mancanza di fondi i corsi non hanno rispettato le norme previste) e l’impossibilità in molti casi di attuare le norme del decreto, le scuole hanno scelto un inevitabile compromesso.

Di fatto non ci sarà la verifica auspicata, o meglio, ci sarà ma in forma molto ridotta. Così, paradossalmente, la strada intrapresa è quella del colpo di spugna. Una parte degli studenti con debiti è stata graziata ed è finita nella lista dei promossi. Questi ultimi hanno avuto un incremento del 15,7%, passando dal 45,3% al 61%. In sintesi: le scuole hanno cercato di ridurre il problema, abbassando la quota dei debiti.L’anno scorso, in estate, c’era stata la denuncia choc del ministro Fioroni. Disse che il 41% degli alunni nonostante i debiti passava ugualmente alla classe successiva. Disse che quella sanatoria non poteva continuare e che in dieci anni avevamo promosso 9 milioni di impreparati. Per rendere obbligatorio l’assolvimento dei debiti emanò un decreto poco tempo dopo. Ora toccherà al nuovo ministro Mariastella Gelmini, che ha già fatto un primo intervento per «eliminare alcune rigidità», ripristinare la linea del rigore e della serietà.

Il rilevamento fatto dal Messaggero su cento scuole è solo un campione, ma anche il leader dei presidi, Giorgio Rembado, parla di un dimezzamento dei debiti: «Secondo le stime attendibili in nostro possesso - osserva Rembado - la percentuale quest’anno è intorno al 22 per cento». Come è possibile? Gigliola Corduas, presidente della Federazione nazionale degli insegnanti, è molto chiara: «Sì, abbiamo tentato una iniziale severità, ma c’è sempre stata difficoltà nel gestire l’intera partita dei debiti, che si regge su un provvedimento di breve respiro. Quei numeri? Nessun miracolo, il calo è legato alla impraticabilità dell’impostazione per il recupero e le verifiche. Non basta riproporre vecchi schemi per risolvere i problemi. Il decreto era un appiccicaticcio su una situazione di degrado interno delle classi. Scommettere che potesse andare è stato un vero errore. Con gli scrutini c’è stato un riassestamento sulle posizioni precedenti. Il problema del recupero va affrontato in maniera più organica, tenendo presente che va inserito nella didattica e che richiede tempi lunghi. Le scuole hanno avuto grosse difficoltà a utilizzare uno strumento preso dal passato, anche perché molte già facevano esperienze innovative».


Tabella
Anno Promossi Debiti Bocciati
07 45,3 41,0 13,7
08 61,0 17,5 21,5
07/08 +15,7 -23,5 +7,8


Il dato del 2008 è tratto da un campione di 100 scuole rilevate dal Messaggero nelle città di Roma, Milano, Torino, Napoli, Bolzano, Reggio Emilia, Perugia, Bari, Palermo e Reggio Calabria
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