E’ stato sufficiente che il ministro Fioroni ponesse un termine invalicabile ed è successo il miracolo: i debiti formativi in appena quattro mesi si sono dimezzati dal 42% al 22,9%. Avevamo 8milioni di debiti a carico di circa due milioni di alunni, con una media di 4 debiti a testa e il 70% di insufficienze alla fine del primo quadrimestre. In poco tempo la situazione è cambiata radicalmente.
Questi, in sintesi, i dati dell’inchiesta pubblicata dal nostro quindicinale La Tecnica della Scuola n. 21, in edicola dal 25 giugno . Inchiesta che ha visto coinvolte dieci città italiane e circa 30mila studenti.
Mettendo a confronto i dati ministeriali dello scorso anno con quelli di quest’anno provenienti dalla nostra ricerca, risulta:
nei licei i promossi passano dal 63,35% al 68,8%, i sospesi dal 30% al 23%;
nei tecnici i promossi passano dal 43% al 58%, i sospesi dal 39% scendono al 29,2%;
nei professionali i promossi raddoppiano, passando dal 36,2% al 57,6%, i sospesi si dimezzano passando dal 41,1% al 19%.
I respinti aumentano ai licei (dal 6,5% al 7,8%) e ai professionali (dal 22,7% al 23,4%), mentre diminuiscono ai tecnici (dal 17,1% al 15,2%).
La seconda tipologia di domande chiedeva alle scuole una valutazione sul processo imposto dalla normativa emanata da Fioroni quest’anno.
Gli orientamenti risultano molto netti. Quasi tutti gli istituti (dal 70% all’80%) dichiarano che i corsi di sostegno previsti durante l’anno dalla nuova normativa come obbligatori, hanno avuto un ruolo molto positivo, facendo diminuire i debiti a fine anno, come viene confermato dai dati della ricerca.
Le risorse finanziarie sono risultate sufficienti per il 72,7% dei licei e per l’87,5% dei professionali, mentre sono risultate insufficienti per il 54,6% degli istituti tecnici.
Sul ripristino degli esami di riparazione la posizione dei professionali e dei licei è favorevole in modo plebiscitario con il 100% dei professionali e l’81,8% dei licei. Ripristinare gli esami per molte scuole non vuole dire nostalgia del passato, ma esigenza di superare l’attuale ipocrisia, chiamare le cose con il loro nome, dare a tutti certezza dei tempi e dei modi di valutazione degli apprendimenti. La maggioranza (54,6%) dei tecnici invece si è espressa contro il ripristino della sessione autunnale.
Netta anche la maggioranza favorevole al mantenimento del sistema dei debiti, inteso come impegno della scuola a non lasciare solo chi resta indietro e ad evitare la stagione infausta durante la quale le lezioni private erano l’unica soluzione a disposizione di quanti venivano rimandati a settembre.
Alessandra Muschella
La Tecnica della Scuola