Consigli di classe più ...

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Consigli di classe più ...

Messaggiodi edscuola » 21 giugno 2008, 11:10

da Il Tempo

Consigli di classe più ...

Natalia Poggi
n.poggi@iltempo.it

Consigli di classe più simili a «un'allegra brigata di osteria» che a un consesso di docenti di scuola media superiore che usano un linguaggio «scurrile, triviale» nei confronti degli studenti.

La denuncia è del prof Alberto Giannino insegnante di religione cattolica all'Istituto d'Istruzione Superiore «Salvador Allende» di Milano. «Non fatico a dire che alcuni miei colleghi della sezione Commerciale - dice il prof Giannino - si sono comportati come veri bulli durante gli scrutini di fine anno. Una volta si diceva "il ragazzo è lento nell'apprendere" oppure "deve recuperare" ecc. Invece io ho sentito dire frasi come "la ragazza è una spaccaglioni. Deve strisciare per avere il 6 a settembre". E anche "quest'altra ha un handicap mentale, io voglio sapere se devo fare un diploma differenziato". Ho presentato tre esposti: al Ministero, all'ufficio scolastico provinciale del capoluogo lombardo e al direttore regionale Dominici. Ho saputo che nella scuola arriveranno ora gli ispettori ministeriali».
Mi scusi, è possibile che i suoi colleghi habbiano qualche problema? Siano esauriti o cose del genere?
«Probabile, considerato che nel mondo della scuola le sindromi da "burn out" sono in costante aumento. Consiglierei al ministro Gelmini di istituire anche una task force di psicologi che monitori la situazione mentale dei professori. Queste sono mele marce e vanno rimosse dall'insegnamento. I docenti devono educare, cioè condurre per mano gli studenti non trattarli come nemici. Ho sentito con le mie orecchie frasi come "questa è una troia, ha recuperato, una vera troia" oppure di un'alunna accusata di fare "assenze strategiche" commentare "non è una lavativa, è deficiente"».
Ma i superiori presenti nei consigli non dicevano niente?
«No, è questo mi fa ancora più male. Insegnanti del genere vanno sanzionati, riportati all'ordine obbligandoli a un linguaggio più consono del luogo e del ruolo. Inoltre durante gli scrutini sarebbero state commesse diverse irregolarità formali: due collaboratori del preside avrebbero presieduto scrutini di classi non di loro appartenza».
Ora non teme ritorsioni da parte dei suoi colleghi?
«Sono battagliero, non mi arrendo. Semmai li denuncerò maltrattamenti».
Sarà adorato dai suoi alunni...
«Io sono un insegnante di religione all'antica. Durante la mia ora non leggo il giornale nè porto i ragazzi a vedere qualche videocassetta sulla vita di Madre Teresa di Calcutta o di Padre Pio. Piuttosto commento una pagina della Bibbia. Questa futura classe dirigente, rischiano di uscire dalla scuola con un analfabetismo regligioso grande come una casa».
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