UNICOBAS: Comunicato 13 giugno 2008

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UNICOBAS: Comunicato 13 giugno 2008

Messaggiodi edscuola » 13 giugno 2008, 16:57

PER RIPRISTINARE
il tempo pieno vero con apposita normativa

MARTEDI' 17 GIUGNO 2008

h. 12.00

Sit-in sotto il Ministero della Pubblica Istruzione

(viale Trastevere)

Il sindacato Unicobas Scuola manifesta profondo sgomento e fortissimo dissenso in merito al massiccio attacco che l'attuale esecutivo sta portando avanti, in piena continuità col precedente, su tutto il territorio cittadino e nazionale, nei confronti dell'istituto del Tempo Pieno scolastico.

Emblematica risulta, in questo panorama desolante, la situazione del 61° C.D. di Roma, dove a causa del taglio degli organici imposti dall'Ufficio Scolastico Provinciale per meri calcoli numerici ed aziendalistici imposti dal Ministero, non sarà concessa una classe prima richiesta a tempo pieno e saranno riconvertite in "modulo" altre due classi intermedie attualmente a tempo pieno (con un cambio d'orario dopo 4 anni che determina l'impossibilità per i genitori di far fronte alle esigenze scolastiche dei figli). Il sindacato l'AltrascuolA Unicobas esprime la propria solidarietà a docenti, alunni e famiglie del 61° C.D. e sostiene la loro lotta affinché si riconosca di nuovo il Tempo Pieno come modello didattico, perché la Cultura e l'Istruzione non possono attendere.

Non è purtroppo, questo, un caso isolato: a Roma la situazione particolarmente grave (servirebbero almeno 190 posti negati in organico). In Italia si prevede un taglio di 11.000 posti.

Operare tali tagli significa non tenere conto assolutamente dei gravissimi problemi organizzativi che si trovano ad affrontare decine di migliaia di genitori italiani, oltre a rappresentare una violenta forzatura statalista e dirigista che usurpa l'autonomia scolastica ed il diritto di scelta di ogni libero cittadino.

Operare tali tagli significa soprattutto voler negare valore ad un modello scolastico e pedagogico di qualità, che ha saputo affrontare in questi anni le sempre crescenti complessità socio-culturali (disagio, disabilit=E0, integrazione di ragazze e ragazzi migranti) a cui la scuola pubblica è chiamata, per mandato costituzionale, a dare risposta. Ricordiamo infatti che la scuola Primaria italiana (come recentemente ricordato anche dal neo-ministro Gelmini) è a livelli d'eccellenza: tale livello è stato possibile anche grazie all'opzione del tempo pieno, consolidata sin dagli anni '70.

PER QUESTO, RILANCIAMO IN TUTTA LA PROVINCIA DI ROMA LA DIFESA DEL TEMPO PIENO
e della scuola pubblica

Un modello di scuola sempre richiesto da genitori e insegnanti e sempre più ostacolato da poteri ed istituzioni

Stefano d'Errico (Segretario nazionale)
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