Marcegaglia insiste: priorità per la scuola e per il merito

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Marcegaglia insiste: priorità per la scuola e per il merito

Messaggiodi edscuola » 8 giugno 2008, 8:54

da TUTTOSCUOLA

Marcegaglia insiste: priorità per la scuola e per il merito

A pochi giorni dall'investitura a presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia a Trento è ritornata sulle priorità per rilanciare l'economia e lo sviluppo del nostro Paese.

Raccogliendo applausi convinti dalla numerosa platea, la neo presidente degli industriali italiani, non avuto alcuna esitazione nel confermare, come aveva già fatto in occasione del suo discorso d'insediamento, la scuola e la ricerca ai primi posti delle priorità per il Paese.

"I nostri figli dovranno vedersela con un mercato dei talenti più forte e competitivo" ha affermato la Marcegaglia che ha anche aggiunto come vi siano "Paesi europei con tasse più alte delle nostre, ma ai cittadini vengono restituiti servizi che funzionano, come la scuola."

Scuola, dunque, come priorità per il rilancio, ma la Marcegaglia ha puntualizzato anche che occorre cancellare gli errori, anche gravi, che hanno accompagnato negli anni l'istruzione, come ad esempio quelli che hanno penalizzato la meritocrazia a favore di un egualitarismo al ribasso che ha continuato a premiare la classe docente solo in base alla anzianità.

Occorre, secondo la Marcegaglia, riportare i giovani sulla rotta di una competizione secondo meriti.

Il merito, in questo avvio di legislatura, ha ormai fatto... poker. Dopo l'on. Gelmini che ha presentato come credenziali da ministro la sua proposta di legge sul merito; dopo il ministro Brunetta che ha dichiarato guerra ai fannulloni e incentivi per i meritevoli; dopo il governatore di Banca Italia Draghi che ha invitato a riconoscere e sostenere i meritevoli e capaci; ecco ora la presidente degli industriali Marcegaglia, che chiude, dunque, questo giro di proclami a senso unico facendo capire agli italiani, in modo inequivocabile, che la politica dei prossimi mesi, a cominciare dai contratti, dovrebbe suonare una musica nuova. Anche per la scuola. Forse.
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