da Tecnica della Scuola
Adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto
di Andrea Toscano
Inviata ai direttori degli Uffici scolastici regionali una circolare con cui il Ministero dell’istruzione predispone la ripartizione, tra le varie regioni, della quota di riduzione da effettuare in organico di fatto per il conseguimento dell’obiettivo fissato dall’art. 2 comma 412 della legge 24 dicembre 2007. I sindacati, convocati il 10 giugno al Ministero, contestano procedura e sostanza del provvedimento.
La circolare della Direzione generale per il personale scolastico fa presente che “sulla base dei dati relativi al numero degli alunni comunicati dalle scuole tramite il Sistema informativo, ed in considerazione delle verosimili variazioni che, specialmente nell’istruzione secondaria di II grado, saranno riscontrabili con l’inizio dell’anno scolastico è possibile ora procedere alla ripartizione, tra le varie regioni, della quota di riduzione da effettuare in organico di fatto”.
A scioglimento, pertanto, della riserva contenuta dalla C.M. n. 19 del 1 febbraio 2008, con la quale è stato trasmesso lo schema di decreto interministeriale relativo alla quantificazione e alla ripartizione delle dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2008/2009, il Ministero invia ai direttori degli Uffici scolastici regionali la nuova “tabella G” contenente anche la quota di riduzioni da operare in organico di fatto.
La “tabella G” (relativa al conseguimento dell’obiettivo fissato dall'art. 2 comma 412 della legge 24 dicembre 2007, che per l’anno scolastico 2008/2009 prevede una riduzione di 10.000 posti per il personale docente) allegata alla circolare prot. 9242 del 4 giugno 2008 contiene il riepilogo generale delle variazioni sull’organico (escluso il sostegno).
Nella circolare ministeriale consegnata ai direttori generali degli Usr si evidenzia che rispetto ad una prima formulazione redatta sulla base della previsione degli alunni, la tabella tiene conto dell’andamento delle iscrizioni che per alcune regioni fa registrare un minor calo e per altre un minore incremento di alunni rispetto alla previsione utilizzata per la determinazione di organico di diritto.
Non si fa attendere la replica dei sindacati e la Uil Scuola, in particolare, “conferma la netta contrarietà sul modo di procedere dell’Amministrazione inerente la determinazione delle tabelle che si basa su tetti determinati in relazione alla legge finanziaria che non corrispondono alle reali esigenze di funzionamento delle scuole”. In un comunicato la Uil Scuola aggiunge che “i direttori regionali, il Ministero hanno la responsabilità prevista dalle leggi di garantire ai cittadini l’efficacia del servizio scolastico”, contestando che il ruolo dell’amministrazione scolastica sia quello di realizzare il contenimento della spesa a discapito del buon funzionamento della scuola.
Molto dura la reazione della Flc Cgil che sottolinea come “il nuovo ministro con questo atto si assume la responsabilità di aggravare la situazione di tante scuole e di non garantire una adeguata qualità del servizio e la loro funzionalità per il prossimo anno scolastico”. Lamentando il fatto che il testo della circolare sia pervenuto alle rappresentanze sindacali soltanto il giorno successivo della firma e contestualmente alla convocazione per martedì 10 giugno dell'incontro richiesto dagli stessi sindacati proprio sul tema "organico di fatto docenti e Ata", la Flc Cgil evidenzia che “non cominciano certo bene i rapporti da parte della nuova amministrazione con le parti sociali su un tema così importante, qual è quello sugli organici”.
Con una nota unitaria a firma di Enrico Panini, Francesco Scrima e Massimo Di Menna, Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola chiedono che la circolare prot. n. 9242 venga riformulata sulla base degli esiti dell’incontro fissato per il 10 giugno presso il Ministero dell'istruzione.
Peraltro, in vista di quell’incontro, i sindacati hanno richiesto la tabella riassuntiva del numero degli alunni effettivamente iscritti per il prossimo anno scolastico, al fine di confrontare i dati con quelli presunti riportati nella tabella allegata al decreto interministeriale trasmesso dalla circolare n.19/2008.