di edscuola » 23 maggio 2008, 17:43
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia
Direzione Generale
Ufficio III- Organizzazione e politiche di gestione delle risorse umane della scuola
Prot.AOODRPU 3160/1
Bari, 22 maggio 2008
al Ministero della pubblica istruzione
-Capo Dipartimento per l’istruzione
-Direttore Generale
per il personale della scuola
ROMA
Oggetto: decreto interministeriale per la determinazione della dotazione organica del personale docente per l'a.s. 2008-2009, di cui alla c.m. 19 del 1°.2.2008.Richiesta di revisione del numero dei posti da ridurre in organico di fatto
Lo schema di decreto interministeriale disposto in attuazione della legge finanziaria 2008 (ar.2, commi 411 e 412) e recante disposizioni per l’anno scolastico 2008-09 in ordine alla determinazione delle dotazioni di organico del personale docente prevede per la regione Puglia una riduzione di 1.411 posti, di cui il 70% pari a 988 unità da recuperare in organico di diritto ed il restante 30% pari a 423 unità nella fase successiva.
In disparte l’incomprensibile diverso riparto percentuale tra diritto e fatto, che a livello nazionale corrisponde, rispettivamente, al 60% e al 40%, si fa presente che questa Direzione generale ha definito l’organico di diritto apportando le seguenti riduzioni:
- scuola per l’infanzia -130 posti,
- scuola primaria -404 posti,
- scuola sec.1°grado -94 posti,
-scuola sec. 2°grado -360 posti.
Tali riduzioni sono state operate tenendo conto, non solo del decremento della popolazione scolastica (circa -6.500 alunni), ma anche delle altre misure strutturali introdotte dalla precitata legge finanziaria.
Tuttavia, non va sottaciuto che detti parametri stabiliti essenzialmente per riportare il rapporto nazionale alunni/classi a quota 21,00, sono stati applicati in una realtà regionale quale quella pugliese, in cui sin dai decorsi aa.ss. 2006-07 e 2007-08 l’obiettivo quota 21 era stato già raggiunto e superato, come è agevolmente rilevabile dai dati acquisiti al SIMPI. L’ulteriore taglio di 988 posti eleva ulteriormente il rapporto in argomento ad oltre 21,418.
La constatazione che precede dovrebbe fare dubitare quanto meno della ragionevolezza e sostenibilità del taglio previsto nella bozza del decreto interministeriale. Anzi, rende difficile smentire la tesi secondo cui tali riduzioni incidono sempre più sulla qualità dell’offerta formativa.
Infatti, il risultato di -988 posti è stato conseguito, non solo incrementando il rapporto alunni/classi, ma non aumentando le sezioni a tempo normale della scuola dell’infanzia, riducendo il numero delle classi di scuola secondaria di 1° grado con tempo prolungato e non istituendo nuovi corsi di strumento musicale, nonostante la forte e diffusa richiesta delle famiglie. Non è superfluo qui ricordare che questa ultima tipologia di insegnamento costituisce forse uno dei più efficaci rimedi contro la dispersione scolastica, per l’attrazione che riesce ad avere nei confronti dei ragazzi, soprattutto nei piccoli centri cittadini o nei quartieri periferici dei grandi agglomerati urbani pugliesi, notoriamente socio-deprivati.
In questo contesto, è intuitiva l’insostenibilità di un ulteriore taglio di 423 posti in fase di adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto. Qualora questa seconda fase fosse comunque imposta, si arrecherebbe un danno irreparabile alla scuola di questa regione, sacrificandola esclusivamente all’esigenza di ripianare eccedenze di organico di altre regioni, dove il rapporto 21 non è stato ancora raggiunto.
In conclusione, tenuto conto anche dello stato di agitazione delle locali OO.SS. del personale della scuola, lo scrivente allo stato non intravede alcuno spazio per procedere ad ulteriori tagli e chiede a codesta Amministrazione centrale una valutazione positiva in tal senso.
Si resta in attesa di urgente, cortese riscontro.
F.to IL DIRETTORE GENERALE
Lucrezia Stellacci