da Il Messaggero
Università, il "conflitto di interessi" dei professori: due studenti su tre studiano sui libri dei docenti
ROMA (20 maggio) - Due studenti su tre preparano gli esami studiando sui libri dei propri professori. Lo rivela Studenti magazine, la free press degli universitari, e il forum di Studenti.it che ha effettuato un sondaggio sull'argomento.
Il «conflitto d'interesse» sui libri è stato confermato da una ricerca eseguita su una serie di bacheche universitarie prese a campione nelle facoltà di Scienze Politiche dell'Università Padova, della Statale di Milano e della Sapienza di Roma. Dall'indagine emerge inoltre che i testi in molti casi sono in realtà opera degli assistenti dei docenti. Prendendo a campione una serie di bacheche universitarie, presso le facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Padova, della Statale di Milano e della Sapienza di Roma si è potuto verificare - spiega in un comunicato Studenti magazine - che i professori presi in considerazione propongono libri di cui sono essi stessi autori. Alvise Della Rocca, responsabile editoriale di Mondadori Università, ha dichiarato a Studenti Magazine: «Uno dei criteri in base al quale una casa editrice universitaria decide la pubblicazione di un libro è il numero di studenti a cui il professore può "piazzare" il volume».
Le differenze. «Rispetto all'editoria classica - ha continuato La Rocca - l'editoria universitaria è più legata a meccanismi di tipo "adozionale": l'autore è un docente e il testo viene utilizzato e raccomandato agli studenti da lui stesso o da altri docenti. La distribuzione è quindi più mirata e le rese più basse». Studenti Magazine ha raccolto, inoltre, le testimonianze anonime di alcuni assistenti presso le Università di Roma Tre e La Sapienza. Un dottorando ha dichiarato: «Il libro l'ho scritto io al 95%. È stato il frutto di un seminario integrativo al corso istituzionale del prof che io ho tenuto in prima persona. Raccogliendo gli interventi degli ospiti delle lezioni ed integrandole con i miei studi è venuto fuori questo libro a doppia firma, ma ad unico sforzo, il mio, ed unico guadagno, del professore».