da PRIMA - Agenzia Stampa Nazionale
LE RICHIESTE DEGLI STUDENTI AL NUOVO MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA. CARO MINISTRO TI SCRIVO
(PRIMA) ROMA – All’indomani del giuramento del IV Governo Berlusconi, la redazione Studenti.it ha voluto sondare gli umori dei suoi lettori e dar loro la possibilità di porre delle domande al nuovo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini. A lei, sui forum di Studenti.it, i giovani hanno fatto numerose e concrete richieste: abrogare il 3+2, ridurre i corsi di laurea, migliorare il meccanismo di valutazione degli atenei e garantire un sistema che, tanto a scuola quanto all'università, premi il merito. Quali sono gli interventi necessari su scuola e università? E' questa la domanda che Studenti.it ha posto e le richieste da parte dei giovani non si sono fatte attendere. “Chiederei di attuare una riforma dell'università tesa ad abrogare il 3+2 e ripristinare un corso serio e unico da 5 anni. Questo è un primo provvedimento che ritengo necessario ed urgente” esordisce “nibbio”, ma sono in tanti a pensarla come lui e a sostenere che l'attuale sistema universitario sia confuso, disordinato ed abbia troppi corsi di laurea. “Al ministro chiederei di creare un'agenzia di valutazione degli atenei degna di questo nome, di abolire il valore legale della laurea e fare una rivoluzione nel sistema di credito agli studenti ” scrive Dany “perchè siamo indietro anni luce rispetto ad altri paesi occidentali”. Infine la questione del merito, fortemente sentita sia dagli studenti della scuola superiore che dagli universitari. Entrambi ritengono ingiusti i test di preselezione per accedere ad alcuni corsi di laurea, sostenendo che la selezione “debba avvenire sul campo, attraverso la fatica e lo studio perché solo cosi i più meritevoli andranno avanti”. Giusy al nuovo Ministro chiede delle riforme che “modifichino il sistema universitario e della scuola in generale. Abbiamo tutti il diritto di studiare anche se non abbiamo voti alti e anche se lavoriamo. Buon lavoro al ministro!” (PRIMA)