Analfabetismo e educazione degli adulti: sfide e resistenze in Europa e in Italia
Dal 14 al 16 maggio a Baku, in Azerbaigian, si incontreranno circa 200 esperti e responsabili politici di 30 Paesi dell’Europa centro-orientale e del sud-est* per affrontare le sfide poste dall’alfabetizzazione e dall’educazione degli adulti in queste regioni.
La conferenza, organizzata dall’UNESCO e alla cui inaugurazione parteciperà il Direttore Generale dell’Organizzazione Koïchiro Matsuura, affronterà la questione dell’alfabetizzazione come punto chiave per lo sviluppo di una società del sapere e il miglioramento della competitività economica. Secondo l’Agenzia delle Nazioni Unite in Europa continuano a sussistere forti differenze, nonostante il tasso d’alfabetizzazione generalmente elevato (più del 96%). Secondo il Rapporto mondiale 2008 di monitoraggio del programma Educazione per Tutti (EFA – Education For All) nell’Europa centrale e dell’est si contano ancora nove milioni di adulti analfabeti.
Contrariamente al pensiero comune per il quale a essere affette da questo problema sono solo alcune minoranze esso è ampiamente diffuso a diversi livelli e sotto molteplici aspetti. Vi sono infatti vari gradi alfabetizzazione che non includono solamente l’assoluta incapacità di decifrare ogni tipo di testo ma molte altre forme di incompetenze parziali: la possibilità di comprensione reale dei contenuti; l’impossibilità per milioni di migranti d’accedere alla scrittura espressa in alfabeti diversi dal quello del Paese d’origine; l’essere in grado di individuare e utilizzare le informazioni che i testi propongono, sia sotto forma verbale che grafica e/o numerica; l’alfabetizzazione informatica, che permette di usufruire d’informazioni o d’elaborare contenuti attraverso le nuove tecnologie.
Molte di queste forme affliggono anche l’Italia, in cui peraltro, secondo il citato Rapporto (i cui dati fanno riferimento al 2005), sussiste ancora un margine, seppur minimo, di analfabetismo primario pari all’1,2%. Riguardo all’effettiva comprensione dei testi l’ultimo rapporto PISA-OCSE del 2006, reso noto a dicembre dello scorso anno, fotografa al 33° posto per competenze di lettura i nostri quindicenni. Complessivamente il 50,9% degli studenti italiani si colloca al di sotto del terzo livello, fra i cinque individuati, che fa riferimento a basi di competenza tali da confrontarsi in modo efficace con contesti e situazioni di vita quotidiana in cui sia necessario esercitare tale competenza (media OCSE 42,8%). Per l’alfabetizzazione informatica, secondo l’indagine ISTAT “Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione: disponibilità nelle famiglie e utilizzo degli individui” resa pubblica lo scorso gennaio e riferita a dati del 2007, l’uso del personal computer è accessibile a meno della metà degli italiani (41,7% della popolazione al di sopra dei 3 anni), mentre solo il 43% di famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 64 anni ha un accesso internet da casa, dato che ci colloca al 18° posto in Europa.
* Albania, Germania, Armenia, Austria, Azerbaigian, Repubblica di Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Cipro, Croazia, Estonia, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Federazione Russa , Georgia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Montenegro, Polonia, Repubblica di Moldavia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Turchia, Ucraina