Le superiori dicono addio alle classi

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Le superiori dicono addio alle classi

Messaggiodi edscuola » 16 ottobre 2007, 18:43

da ItaliaOggi

Le superiori dicono addio alle classi

Per realizzare gli obiettivi del nuovo obbligo scolastico, gli insegnanti delle superiori potranno anche decidere di costituire gruppi di studenti di diverse età, ma di analoghe competenze, per il primo biennio di studi. Una organizzazione del lavoro e una didattica, insomma, che superano i confini e gli stereotipi delle classi. Quella dei gruppi è una delle opportunità legate all'attuazione del nuovo obbligo scolastico fino ai 16, che è partito da questo settembre. In ritardo rispetto all'avvio dell'anno scolastico, il ministro della pubblica istruzione, Beppe Fioroni, si appresta a inviare nelle prossime settimane, agli insegnanti e ai dirigenti, le linee guida di attuazione per il 2008/09. Si tratta di indicazioni generali circa i modelli organizzativi adottabili, che lasciano ampio margine alla flessibilità e all'autonomia delle singole istituzioni. Vengono inoltre individuate responsabilità e ruoli degli interessati, pur in una cornice che resta fortemente sperimentale.
Dal punto di vista finanziario, a disposizione ci sono, al momento, 33 milioni di euro che serviranno prevalentemente per la formazione degli insegnanti.

E sono proprio i docenti i protagonisti del nuovo obbligo: partendo dai quattro assi culturali previsti (linguaggi, matematico-scientifico, storia-geografia e cittadinanza), le scuole potranno decidere di sviluppare le nuove soluzioni organizzative, per commissioni e dipartimenti, individuando per ciascuno un docente referente.

Sarà l'insegnante che dovrà fare anche da interfaccia con le famiglie e il sistema di valutazione affidato all'agenzia nazionale.

Sarà infatti l'agenzia nazionale a dover aiutare le scuole, proponendo soluzioni, ricerche e i migliori modelli organizzativi sperimentati in altre realtà.

Tra i nuovi schemi organizzativi, gli istituti, nell'ambito della quota di autonomia del 20% del curriculum nazionale, potranno anche adottare soluzioni ad hoc.

Per esempio, costituire gruppi di studenti non più in base all'età ma alle competenze. In questo modo si potranno fare corsi su temi, come quello della cittadinanza (imparare ad imparare, rispettare gli altri) oppure i linguaggi, trasversali alle prime due classi. percorsi di collaborazione con le famiglie potranno essere utilizzati anche per l'orientamento dei giovani di terza media a partire dal prossimo mese di dicembre, in vista delle preiscrizioni.
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