Niente assunzioni? E in 300 mila potrebbero non votare Pd

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Niente assunzioni? E in 300 mila potrebbero non votare Pd

Messaggiodi edscuola » 1 aprile 2008, 7:36

da ItaliaOggi

Niente assunzioni? E in 300 mila potrebbero non votare Pd

La associazioni dei precari sul piede di guerra: senza il decreto, non stiamo con i democratici

Trecentomila voti, tanto potrebbe costare al Pd la mancata firma del decreto sulle assunzioni. I precari della scuola tornano a rivendicare con forza che, prima del voto del prossimo 13 e14 aprile, sia deliberata l'autorizzazione ad assumere anche per il prossimo anno sia firmata. E lo fanno con la forza dei numeri: ci sono quasi 300 mila voti nella scuola che potrebbero tranquillamente andare al Pd (il partito tra lui cui fila milita e si candida l'attuale ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni) e che, invece, a causa del pugno duro del ministro dell'economia, Tommaso Padoa-Schioppa, sono in bilico. È quanto fanno capire, senza mezzi termini, alcune associazioni di docenti a tempo determinato, infuriate perché ancora non è stato firmato il decreto per le nuove 50mila assunzioni di insegnanti (altre 10 mila sono state chieste per gli Ata, il personale ausiliario, tecnico e amministrativo) previste in Finanziaria (si vedano le anticipazioni di ItaliaOggi di martedì scorso). Tra Padoa-Schioppa e Fioroni, infatti, sarebbe in corso un braccio di ferro (Tps ha offerto 30-40 mila posti) che rischia di mettere in dubbio una parte del piano se non, addirittura, visti i tempi stretti prima del voto, di far saltare del tutto il provvedimento. Per questo i docenti delle associazioni Cipna (Comitato insegnanti precari non abilitati), Forum PrecariSalerno, Forum Precariscuola, Orgoglio Precario, chiedono con forza al ministro dell'istruzione e al presidente del consiglio, Romano Prodi di «far firmare le 50mila immissioni in ruolo». Il governo, sottolineano, «aveva approvato nella Finanziaria del 2006 un piano triennale di 150 mila immissioni in ruolo di cui, per ora, è stata realizzata solo la prima tranche». Poi la minaccia elettorale: «Il premier Prodi ed il ministro Fioroni intervengano, dimostrando di mantenere gli impegni presi», altrimenti «le conseguenze di una delusione del popolo dei precari della scuola potrebbero essere molto pesanti». In gioco, dicono i docenti, ci sono molti voti «tenendo conto che gli iscritti nelle graduatorie ad esaurimento sono circa 300.000». Poi il j'accuse nei confronti di Padoa-Schioppa incolpato di essere stato «il peggior ministro del governo Prodi». Che rimproverano al responsabile dell'economia di aver fatto quadrare i conti al prezzo di una «macelleria sociale» in cui si è cercato di «barattare il risparmio di pochi spiccioli con un peggioramento complessivo della qualità del servizio scolastico». Sul banco degli accusati anche i sindacati della scuola che si sono «adagiati sulle promesse» e che ora devono «battere i pugni sul tavolo» per incassare le assunzioni prima che sia troppo tardi. Il provvedimento, infatti, va varato prima delle elezioni: i contratti vanno stipulati questa estate. Infine, i precari si scagliano con gli altri partiti coinvolti nella campagna elettorale. Perché tutti i partiti, dicono, «si stanno riempiendo la bocca sulla valenza strategica dell' istruzione, ma è ora di far seguire alle parole i fatti».
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