da Il Messaggero
Fisica in moto: a scuola dalla Ducati per capire perché Stoner in curva non cade
BOLOGNA (26 marzo) - Perché Stoner quando prende una curva a tutta velocità non cade? E perché le moto si impennano? Tutto si spiega con le leggi della fisica, che spesso annoiano mortalmente gli studenti, ma che sono indispensabili, anche per vincere un campionato del mondo di Moto Gp.
Per rendere divertente e concreta la fisica, con l'obiettivo di far appassionare i ragazzi (vista la crisi di vocazioni delle facoltà scientifiche e la fame di cervelli delle imprese) la Ducati ha creato a Borgo Panigale un laboratorio di fisica rivolto ai ragazzi delle scuole superiori.
Si chiama Fisica in moto ed è stato sviluppato dalla Fondazione Ducati e dal liceo Malpighi di Bologna. «Il nostro obiettivo - ha spiegato l'ad della Ducati Gabriele Del Torchio - è sensibilizzare le nuove generazioni verso le tematiche tecnico-scientifiche. Vogliamo mettere a disposizione lo spirito e la passione Ducati per coltivare i rapporti con il nostro territorio e con il mondo della scuola».
Nel laboratorio, curato da Mario Alvisi, ci sono linee di montaggio del motore, piani senza attrito, una pista centripeta e soprattutto le moto che hanno reso la Ducati famosa nel mondo, trasformate in giocattoli scientifici per vedere in pratica i principi della fisica. Una delle maggiori attrazioni, provata per l'occasione dal pilota australiano di Superbike Troy Bayliss e una X-moto, metà moto, metà bici, che grazie ai pedali consente di far capire in maniera intuitiva a chi la prova i concetti di coppia e di potenza.