MPI - Superiori, risultati del primo quadrimestre

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MPI - Superiori, risultati del primo quadrimestre

Messaggiodi edscuola » 11 marzo 2008, 13:38

Superiori, risultati del primo quadrimestre: 2 milioni di
studenti (il 70% degli iscritti) hanno riportato 8 milioni di insufficienze
Fioroni: uno sforzo straordinario per aiutare a recuperare
Roma, 10 marzo 2008

Il 70,3% dei ragazzi che frequentano le scuole superiori hanno riportato una o più insufficienze al termine del I quadrimestre 2008: in media ogni ragazzo ha riportato insufficienze in quattro materie. Questi sono alcuni dei dati rilevati da un’ apposita indagine campionaria, condotta in questi giorni dall’Ufficio studi del Ministero sul 40% delle scuole.

Il 70,3% degli studenti, in sede di scrutinio, ha riportato almeno una insufficienza tra le diverse discipline. Questo valore corrisponde a circa due milioni di studenti.

2007/08
Tipi di scuola - Studenti con insufficienze per 100 scrutinati

Liceo Classico - 57,6
Liceo Scientifico - 61,9
Licei socio-psico-pedagogici - 57,6
Liceo Linguistico - 67,4
Istituto tecnico - 76,4
Istituto professionale - 80,0
Istruzione artistica - 73,8

TOTALE
70,3

Mediamente sette alunni su dieci registrano almeno un’insufficienza, valore di per sé alquanto negativo, che diventa drammatico negli istituti professionali dove gli “insufficienti” sono ben 8 su 10. E’ come se in una classe (ad es. di 24 alunni) solo 7 di questi riportassero risultati positivi (e solo 5 negli istituti professionali).

L’indagine ha rilevato che dovranno essere superate circa 8 milioni di insufficienze: in media ogni studente dovrà recuperare quattro debiti.

La disciplina dove sì è registrato il maggior numero di insufficienze è la matematica con il 62,4% dei casi, con valori negativi in tutti i tipi di scuola.

Il numero di insufficienze rimane costante a prescindere dagli anni di corso: solo in quinta si nota una lieve riduzione (65%), ma rimangono significative le carenze in materie come la matematica (60,9%), e l’italiano che nei tecnici ed i professionali è di circa il 40%.

“I dati del primo quadrimestre – ha commentato il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni - dimostrano quale lavoro straordinario la scuola debba mettere in atto perché entro giugno si recuperino il più possibile queste insufficienze. Sono numeri che, oltre a far chiarezza, illustrano anche lo sforzo che alunni e docenti saranno chiamati a fare nei prossimi mesi in quanto, a fine anno, di solito le insufficienze si dimezzano. E’ del tutto evidente comunque che ci troviamo di fronte ad un problema serio ed è questo il motivo per il quale è stata data priorità assoluta, anche in termini di risorse economiche, alle azioni per supportare l’impegno delle scuole”.
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MPI - Corsi di recupero

Messaggiodi edscuola » 12 marzo 2008, 10:35

Scuola, Bastico: corsi di recupero sono la soluzione, non il problema
Chi lo nega fa campagna elettorale sulla pelle dei ragazzi
Dichiarazione del Vice Ministro della Pubblica Istruzione
Mariangela Bastico
Roma, 11 marzo 2008

Stupisce che proprio chi ha deciso di abolire gli esami di riparazione nel 1995, chi ha scelto di affidare gli esami di Stato a commissioni composte da soli docenti interni, chi ha ritenuto di non dover tenere in alcun modo in considerazione i risultati delle indagini Ocse Pisa (2000 - 2003 - 2006) sugli apprendimenti dei quindicenni, ora si permetta di criticare e di etichettare come fallimentari le scelte del Ministero della Pubblica Istruzione per realizzare una scuola più seria e rigorosa adottando dei provvedimenti capaci di superare le emergenze.

Il problema centrale è quello delle carenze negli apprendimenti degli studenti, particolarmente in discipline come la matematica, l'italiano, le lingue straniere, le materie tecniche e professionali. Insufficienze che riguardano circa il 70% degli studenti delle scuole superiori.

I corsi di recupero, di sostegno, le attività di "sportello" personalizzate per i singoli ragazzi, organizzate in modo diversificato dalle scuole con un immenso sforzo organizzativo ed educativo (sono 8 milioni i debiti che devono essere recuperati) sono il rimedio, non il problema. Chi lo nega fa soltanto un paradossale scambio di cause ed effetti motivabile in un'ottica puramente elettoralistica.

Del resto è paradossale che i corsi di recupero siano definiti "fallimentari" da alcuni esponenti dell'opposizione: i corsi, infatti, sono appena iniziati e i loro esiti si misureranno a fine anno.

Ma non si era più volte convenuto che sulla scuola e sull'educazione dei ragazzi sarebbe stato opportuno ragionare in un'ottica che superi le contingenze politiche concentrando risorse ed intelligenze sulla soluzione dei problemi che tutti conveniamo esistano? Non mi sembra opportuno fare campagna elettorale sulla pelle degli studenti.
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