"Scuola Protetta" contro la medicalizzazione della

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"Scuola Protetta" contro la medicalizzazione della

Messaggiodi edscuola » 6 marzo 2008, 19:23

da LASTAMPA.it

"Scuola Protetta" contro la medicalizzazione della scuola

BOLOGNA
E' sulle cronache nazionali di questi giorni l'inquietante situazione della scuola italiana in ordine ai pressanti tentativi di "medicalizzazione” del disagio dei minori e di promozione dell’uso di psicofarmaci su bambini distratti ed irrequieti. Giù le Mani dai Bambini® - il più rappresentativo comitato indipendente per la farmacovigilanza in età pediatrica attivo in Italia (www.giulemanidaibambini.org) - ha lanciato in una conferenza stampa a Bologna il progetto nazionale "Scuola Protetta", assieme alle più rappresentive associazioni genitoriali italiane (CGD, AGE ed Agesc) ed a CISL Scuola e CGIL Formazione.

A Bologna – ma anche in altri capoluoghi italiani, com’è recentemente emerso - sedicenti esperti non iscritti ad alcun Albo professionale organizzano interventi nelle scuole per illustrare a genitori ed insegnanti l'opportunità di somministrare psicofarmaci e derivati dell'anfetamina a bambini con problemi di comportamento, e - pur non essendo medici - minimizzano gli effetti collaterali di questi prodotti, definiti a più riprese "stracollaudati e sicuri", dirottando inoltre le famiglie dalle ASL più prudenti nella somministrazione di psicofarmaci ai bambini verso altre strutture sanitarie dalla “ricetta facile”, dov’è possibile reperire "con più facilità e senza tante storie" gli psicofarmaci per bimbi.

Su queste circostanze, la Procura della Repubblica ha pochi giorni fa aperto un’inchiesta, delegando i NAS alle più opportune verifiche per l'identificazione delle eventuali responsabilità penali. "Giù le Mani dai Bambini" da risposta a questa preoccupante situazione lanciando il progetto "Scuola Protetta".

“Gli obiettivi del progetto – dichiara il Portavoce Luca Poma - sono evitare ingerenze nella scuola da parte di "sedicenti esperti" in grado di condizionare i processi di gestione dell'eventuale disagio scolastico degli alunni, trasformando la scuola nell' ‘anticamera dell'ASL’, e sollecitare il corpo insegnante a non vedere l'eventuale "diversità comportamentale" dei bambini e degli adolescenti solo come un problema, bensì anche come una risorsa. La pubblicazione sul sito Scuola Protetta delle buone prassi - innanzitutto pedagogiche – che le scuole italiane adottano per la presa in carico di questi bambini garantirà inoltre la messa in comune degli strumenti più efficaci. Il progetto ha anche lo scopo di sollecitare insegnanti e genitori a ritrovare il rapporto virtuoso scuola/famiglia, troppo spesso compromesso”.

Ecco le caratteristiche del progetto:
- sul dominio www.scuolaprotetta.it è stato realizzato un sito internet accessibile da insegnanti, presidi, personale non docente e genitori, gratuitamente e liberamente, senza alcuna necessità di registrarsi od iscriversi;
- al fine di evitare il ripetersi di casi come quello di Bologna, l'utente potrà segnalare in caso di dubbio - compilando sul sito un semplicissimo modulo on-line - le eventuali proposte di formazione presentate da chiunque nella scuola o per la scuola, e ricevere un assistenza qualificata al fine di comprendere nel dettaglio la serietà e tipologia di offerta formativa proposta e la congruenza della stessa con i requisiti minimi di serietà e competenza;
- gli utenti interessati potranno scaricare gratuitamente on-line il "Kit Scuola Protetta", consistente i brevi documenti informativi in linguaggio divulgativo, da distribuirsi al corpo docente e dirigente della scuola;
- genitori ed insegnanti potranno partecipare - sempre gratuitamente, semplicemente iscrivendosi - ad un vero e proprio corso di e-Learning, ovvero una formazione a distanza su queste tematiche (dal nome “e-Campus Scuola Protetta”);
- in caso di rispondenza della scuola nel suo insieme alle linee guida di "Scuola Protetta" la scuola stessa riceverà una "certificazione", con un simbolico e simpatico adesivo da appendere all'ingresso della scuola,;
- le scuole interessate potranno accedere ad un apposita area del sito per esaminare eventuali “buone prassi” adottate altrove, in una sorta di “gemellaggio virtuoso” tra scuole sensibili a queste tematiche.
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