da tuttoscuola.com
Tablet per 8 milioni di studenti nei prossimi 5 anni
Tra meno di quattro mesi l’attuale legislatura, con tutta probabilità, sarà conclusa, con un mese e più di anticipo.
Il Paese da diverso tempo è ormai in campagna elettorale e per il Governo è tempo di consuntivo, tanto che i quotidiani nazionali cominciano a dare le pagelle al premier Monti e ai suoi ministri.
Per il ministro Profumo, a parte i numerosi annunci e le buone intenzioni esplicitate per mettere mano a diverse questioni critiche, e l’infortunio sulle 24 ore, c’è stato un impegno preciso e un obiettivo chiaro che ha prevalso sugli altri: digitalizzare il mondo della scuola.
Quel che si riprometteva di realizzare nel breve corso del suo mandato non potrà forse essere raggiunto per mancanza di tempo e di risorse, ma avrà segnato una svolta decisiva.
Il Salone ABCD chiuso a Genova in questi giorni ne è stato, in qualche modo, la prova: la scuola del terzo millennio sarà una “touch school”.
“L'Italia sta facendo grandi passi - ha detto Giovanni Biondi, capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane del MIUR. Il prossimo passo riguarderà i dispositivi che nasceranno esclusivamente per la scuola con tecnologie dedicate e a basso costo, sulla scorta di quanto Nicholas Negroponte sta realizzando per il Mit: un prototipo a batteria solare del costo di non più di 100 dollari”.
Il Ministero prevede che i tablet possano essere utilizzati da circa 8 milioni nell'arco di cinque anni. Tutte le soluzioni adottate saranno compatibili con installazioni successive e faranno parte di un pacchetto di connettività complessiva per rendere possibile acquisti da parte delle scuole in più fasi.
Segnali positivi, che avrebbero poco senso se non saranno accompagnati da un ampio e qualificato piano di formazione per i docenti.