La trasparenza deve essere una regola
A proposito del servizio di Report sulle spese del Miur
La proposta Uil Scuola: mettere in rete tutte le commissioni che fanno capo al ministero dell’Istruzione, i nomi dei componenti, l’incarico, le finalità, i risultati
Mentre sulla scuola ci sono tagli di risorse assistiamo ad uno spreco evidente – commenta il segretario generale Uil Scuola, Massimo Di Menna, in relazione al servizio trasmesso da Report sulle cifre impegnate dal ministero dell’Istruzione per prodotti multimediali per la scuola e la realizzazione di video divulgativi di pochi minuti (‘pillole del sapere’).
Il ministero dovrebbe farci sapere se ci sono scuole che li hanno utilizzati. E con quali risultati.
Di fronte a casi come questo, si apre una doppia riflessione: la prima riguarda le decisioni del ministero, le spese che vengono fatte, senza sapere quali obiettivi si vogliono perseguire e senza una verifica successiva dei risultati ottenuti. Ogni intervento dovrebbe prevedere una verifica pubblica dei risultati.
La seconda riflessione riguarda la trasparenza che deve essere una regola – continua Di Menna.
Ogni tanto spunta qualche commissione di esperti e di super esperti incaricati di qualche compito speciale. I risultati, dai test dei concorsi alla gestione dei Tfa, fino alle ‘pillole di saggezza’, sono sotto gli occhi di tutti.
C’è una richiesta che abbiamo già fatto direttamente al ministro – presente in occasione di un appuntamento nazionale della Uil Scuola – il servizio di Report ci induce a farla di nuovo: ministro metta in rete tutte le commissioni che fanno capo al ministero dell’Istruzione, le finalità per le quali sono state create, di che cosa si stanno occupando attualmente e i nomi dei componenti.
Le decisioni che vengono prese nel chiuso delle stanze del ministero, senza confronto, non sono la soluzione del problema, sono un problema.