ANIEF: TFR i conti non tornano

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ANIEF: TFR i conti non tornano

Messaggiodi edscuola » 2 novembre 2012, 8:12

TFR: pubblicato in gazzetta il D.L. 185/2012, ma i conti non tornano

Il Governo sbaglia i conti seguendo una vecchia relazione tecnica: previsti 41 milioni per riportare la disciplina alle norme previgenti la legge 122/2010, ma non bastano a coprire le sole riliquidazioni dei precari della scuola. Mancano diversi miliardi per ricostituire la quota 9,60% per i dipendenti della P. A. prevista dalla legge 75/1980 e ricordata dalla Consulta.

Il Governo, per non restituire la quota del 2,5% trattenuta ai dipendenti pubblici, riporta la norma alla disciplina previgente ma sembra dimenticare che le amministrazioni dello Stato, in quanto datori di lavoro, dovrebbero versare - a detta dei giudici - la quota rimanente al netto della trattenuta, il 7,10% sull’80% della retribuzione come quantizzato al 31 dicembre 2010 rispetto al 4,41% pagato sull’intera retribuzione dal 1 gennaio 2011 (che dovrebbe corrispondere al 4.91% sull’80%).

L’intera questione, infatti, dal punto di vista normativo (artt. 37 e 38 del D. P. R. 1032/1973 per trattenuta del 2,5% e soglia dell’80% della retribuzione, art. 18, L. 75/80 per la quota del 9,60 dal 1° gennaio 1984) è stata ricostruita dai giudici del Tar Calabria che, con la sentenza n. 53/2012, hanno condannato l’amministrazione alla restituzione della trattenuta del 2,5% e al pagamento della quota dovuta in quanto datore di lavoro, prima ancora della sentenza n. 223/12 della Corte costituzionale.

Ora, se con decreto legge il Governo ha annullato i processi in corso riportando la liquidazione e il calcolo per la costituzione del TFR/TFS allo status quo ante, è evidente che per i 3.000.000 di dipendenti pubblici ogni amministrazione dovrà versare-accantonare il 2,69% in più rispetto a prima sia per il biennio appena trascorso che per il futuro.

Ma i conti sembrano negare questa tesi sostenuta dalla magistratura visto che il Governo ha confermato i numeri della relazione tecnica allegata dal ministro Tremonti al D. L. 78 del 31 maggio 2010, che prevedeva nel passaggio alla nuova norma un risparmio di 1 milione di euro per il 2012 e di 7 milioni di euro per il 2013, aggiungendone a regime 33 milioni. Quanto sopra potrebbe anche essere considerato un ragionamento di “finanza creativa”, se l’attuale decreto legge non prevedesse anche di riliquidare, alla luce delle norme previgenti alla L. 122/2010, i TFR/TFS già liquidati. Come pagare, infatti, i soli 50 milioni da rivalutare per i 100.000 precari della Scuola che hanno lavorato negli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012, considerato che ognuno di essi aveva diritto con le vecchie regole a un TFR di quasi 1.000 euro ad anno, che negli ultimi due anni è stato decurtato di un quarto?

Gli uffici legislativi del Parlamento saranno chiamati a un’ardua verifica dei conti pubblici per evitare un buco all’erario. Anief, che nei mesi scorsi aveva fornito un modello di diffida per recuperare la trattenuta del 2,5% del TFR dal 1 gennaio 2011, seguirà con attenzione il dibattito parlamentare al cui termine darà precise istruzioni ai lavoratori per il ripristino dei diritti maturati, se necessario, attraverso un nuovo contenzioso. Di certo, il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dovrà pagare già la metà delle nuove spese, fino a 20 milioni su 41 dal fondo di riserva.

Si precisa, infine, che l'invio del modello di diffida già predisposto è temporaneamente sospeso, in attesa di conoscere se e quando il Governo disciplinerà il pagamento della quota di TFR mancante per il pregresso, come ricordato dai Giudici.
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TFR: quella quota del 9,60%

Messaggiodi edscuola » 3 novembre 2012, 20:53

TFR: quella quota del 9,60% presente nelle sentenze e dimenticata dal Governo
Continua il mistero sui fondi miliardari necessari per pagare la quota eccedente il 6,91% già versato per i dipendenti pubblici. Tra gli effetti della cancellazione dell’art. 12, c. 10 L. 122/10, secondo i giudici amministrativi e costituzionali, si dovrebbe tornare alla quota precedente vigente (+ 2,69). Ma pagherà lo Stato - e quando, visto l’assenza di ogni riferimento - oppure si dovrà ricorrere? Guarda la tabella.
La parola al Parlamento che potrebbe rispondere al quesito durante la conversione del Decreto Legge. “Se non saranno date risposte entro 60 giorni, è evidente che il sindacato - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e delegato Confedir alle alte professionalità e ai direttivi del Pubblico impiego - promuoverà una nuova vertenza giudiziaria perché sia versato dal datore di lavoro (amministrazione pubblica) l’intera quota di TFR/TFS attribuibile al lavoratore, il 9,60%, a partire proprio dai precari che devono ricevere la loro parte entro sei mesi dall’ultimo rapporto di lavoro. Se hanno ragione i giudici, infatti, basti pensare che ogni precario della scuola ha diritto a 250 euro in più per anno di servizio nel 2011 e nel 2012, 50 milioni complessivamente per il biennio trascorso, 9 milioni in più di quanto finanziato dal Governo, in parte, proprio con i fondi di riserva della Scuola. E dove sono i 4 miliardi per assegnare, nel 2011 e 2012, tra i 1.000 e i 1.500 euro in più in media al TFR/TFS di più di 3.000.000 di dipendenti e dirigenti pubblici? E gli altri 2 miliardi a regime per ogni anno? Guarda la tabella
Trattamento - Fine Rapporto - Fine servizio

A Legge 122/2010,
art. 12, c. 10

INCOSTITUZIONALE dal 01.01.2011 al 30.10.2012
----------
Aliquota 6,91%
su intera retribuzione, trattenuta 2,5% a carico del lavoratore Amministrazioni
pagano 4,41%
(che dovrebbe corrispondere al 4,91% su 80%) Sentenza Consulta n. 223/2012
e
D. L. 185/2012

Cancellazione A
Ritorno B Nota ANIEF
B Legge 75/1980,
art. 18
D. P. R. 1032/1973
artt. 37-38 dal 01.01.1984
al 31.12.2010
-----------
Aliquota 9,60%
su 80% della retribuzione,
trattenuta 2,5% a carico del lavoratore Amministrazioni
pagano 7,10% Stanziati
41 milioni per
ri-liquidare TFR/TFS già liquidato
2011-2012,
di cui 8 milioni ripresi dalla relazioni tecnica di accompagnamento alla norma cancellata
Amministrazioni devono anche pagare 2,69%
per ripristinare quota 9,60%
………..
Non sono previste le risorse né modalità e tempi di recupero
delle somme spettanti
………..
Servono
4 miliardi per 2011-2012 e
2 miliardi all’anno a regime
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